AVEZZANO – L’accoglienza degli abruzzesi riservata al leader della Lega Nord Salvini non è stata delle migliori. Giunto in citta’ dopo la vicenda dell’occupazione abusiva di un appartamento e sequestrato stamani, un gruppo di inquilini dello stabile di via Mattarella e del quartiere, quasi tutti rom, come la donna che aveva preso possesso dell’alloggio popolare, sono scesi in strada aggredendo verbalmente Salvini.
“Non ti vogliamo – gridavano – vattene, tornate a casa”. E poi, sventolando il tricolore, “siamo tutti italiani, andate via”. La protesta e’ durata per tutto il tempo della visita di Salvini, una mezz’ora, con un imponente dispiegamento di forze dell’ordine e un cordone di poliziotti a dividere i due schieramenti, i salviniani e i manifestanti.
Circondato comunque da molti sostenitori, il deputato ha toccato temi a lui cari: legalita’, diritti e accoglienza. Chi protestava voleva un confronto diretto ma la visita si e’ risolta con un contraddittorio a distanza.
Mentre Salvini parlava di legalita’ e diritti, dall’altra parte i rom continuavano ad attaccarlo urlando “pagliaccio, pupazzo, vieni a parlare con noi”. Il leader della Lega non ha pero’ interagito con i contestatori. “Siamo qui – ha spiegato – per ristabilire lo stato di legalita’. Ieri ci sono stati altri morti in Europa, figli del buonismo e dell’accoglienza. Il problema non e’ la razza o l’etnia ma il rispetto delle leggi. Non vogliamo fenomeni che tentano di fare i furbi – ha aggiunto -. Io mi confronto con chi rispetta le leggi. Occupare le case popolari non e’ un diritto. Quindi, fuori con le buone o con le cattive”.