L’AQUILA – Sulla tragedia di Campo Felice occorre chiarezza. E’ passata ormai una settimana da quel maledetto 24 gennaio su Monte Cefalone, a oltre 1.500 metri di quota, a poca distanza dagli impianti sciistici di Campo felice, in cui sono morte sei persone: il medico Walter Bucci, l’infermiere Giuseppe Serpetti, il pilota Gianmarco Zavoli, il tecnico di bordo e verricellista Mario Matrella, e poi Davide De Carolis, del Soccorso alpino, ed Ettore Palanca, il ferito per il quale si era alzato l’elisoccorso. Tutti morti sul colpo come emerso dall’autopsia, disposta dalla Procura ed eseguita sui corpi delle sei vittime dello schianto dall’anatomopatologo Giuseppe Calvisi.
Ora si passerà ad analizzare il registratore di volo, del tipo Multi-Purpose Flight Recorder. Uno strumento che memorizza sia i parametri di volo, sia le comunicazioni e i suoni nella cabina di pilotaggio: è da questo elemento che si aspettano risposte sui motivi di uno schianto che ha addolorato la città.
Anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha portato il suo ultimo saluto alle vittime nella camera ardente venerdì scorso, mentre il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha seguito i funerali di sabato . Soltanto dopo aver letto il verbale e preso atto delle conclusioni dell’esame tecnico, il magistrato formulerà le sue conclusioni ed eventuali ipotesi processuali.
Risultati che dovranno essere visionati in contraddittorio tra le parti, il legale del pilota da un lato e la Procura dall’altro. L’elicottero – questo è quasi certo – si è schiantato a forte velocità, senza presumibilmente alcun rallentamento: una circostanza comprovata dal fatto che la parte anteriore del velivolo si sia completamente distrutta e che l’elicottero sia anche rimbalzato sulla costa di montagna. L’ipotesi che si fa strada nelle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli, è quella dell’errore umano. Martedì, sul luogo dello schianto, vicino alla stazione di Campo Felice, c’erano nebbia fittissima e un vento che soffiava a oltre 40 km/h: fattori che potrebbero aver influito sull’incidente. Il reato ipotizzato è, dunque, disastro aviatorio e delitto colposo. Ma l’inchiesta al momento non ha indagati.