PESCARA – Si torna a parlare dell’ormai famoso calice di Toyo Ito. Lo Huge Wine Glass del celebre architetto nipponico collassato 64 giorni dopo la sua inaugurazione potrebbe tornare a Pescara. L’opera, costata oltre un milione di euro, era stata inaugurata nel dicembre del 2008 e andata parzialmente in frantumi il 19 febbraio del 2009.
Ora, dopo i 18 mesi di deposito alla Clax di Pomezia, ci sono ancora in ballo i due milioni di euro chiesti dal Comune alla ditta che ha realizzato materialmente l’opera. Intanto che la vicenda arrivi ad una conclusione, il vice sindaco Del Vecchio anticipa, intanto, che il presidente della Regione D’Alfonso ha invitato l’architetto Toyo Ito a venire nuovamente a Pescara e non esclude la realizzazione di una nuova opera dell’artista.
Questo perché la rottura non sembra essere imputabile al progetto bensì a chi l’ha realizzato, ma la magistratura dovrà ora fare chiarezza. Quanto al Bicchiere, rotto, dove sarà collocato? Aurum, Museo Colonna, Mumi di Francavilla, addirittura al centro di una rotatoria? Insomma non c’è pace per una delle opere d’arte contemporanee più contestate degli ultimi tempi.