L’AQUILA – Appartamenti vuoti solo sulla carta. In realtà in alcuni casi ci sono persone che vi abitano nonostante siano inagibili dopo il sisma del 6 aprile 2009. Ieri, durante una serie di controlli mirati, i poliziotti della squadra Volante della questura dell’Aquila, appostati in via San Gabriele dell’Addolorata, hanno visto uscire da uno stabile non abitato una donna. È stata immediatamente fermata e identificata per P.Z.C., di 32 anni, di nazionalità romena.
Una volta all’interno dell’edificio, gli agenti hanno individuato e identificato altre tre persone: H.V. di 61 anni, V.T. di 19 e A.Y. di 48, tutti di nazionalità bulgara. Dalle verifiche all’interno dell’appartamento è emerso che tanto i tre bulgari, quanto la donna occupavano abusivamente la struttura utilizzandola come luogo di dimora.
I poliziotti hanno trovato, letti rifatti, panni stesi, oggetti da bagno all’interno delle stanze. Dopo essere stati condotti in Questura per gli accertamenti di rito, i quattro sono stati denunciati in stato di libertà per invasione di terreni ed edifici altrui e per inottemperanza all’ordine dell’autorità, in particolare l’ordinanza del sindaco che dichiara inagibile l’intero patrimonio immobiliare cittadino dopo il sisma.
Gli inquirenti non parlano di vero e proprio “fenomeno” ma fanno notare che, essendo molto ancora le case inagibili, molti stranieri senza fissa dimora trovano abusivamente un tetto al loro interno, per quanto possa essere pericoloso. Importanti, in tal senso, le segnalazioni della cittadinanza alla forza pubblica quando si movimenti sospetti o luci accese in edifici che dovrebbero essere disabitati.
Secondo quanto si è appreso, i quattro non sono arrivati all’Aquila per delinquere ma proprio per trovare più facilmente un tetto. È in corso di verifica se siano giunti nel capoluogo abruzzese dai loro Paesi o da un’altra città italiana.