SULMONA – Proprio non ci sta ad essere accusato di un episodio, che a detta sua, non lo avrebbe mai avuto come protagonista. Ieri era stato denunciato dai carabinieri perché accusato di avere scippato un’anziana di 88 anni: da mezzanotte ha iniziato lo sciopero della fame perché si dichiara completamente estraneo alla vicenda.
Una protesta singolare che Cristian Di Cato, sulmonese di 38 anni sta portando avanti nell’atrio del tribunale peligno. Lo scippo è avvenuto domenica intorno a mezzanotte. L’anziana è stata affrontata davanti all’uscio di casa da un uomo che le ha rubato la borsa con 45 euro dopo averla strattonata.
“Sebbene solo denunciato, ho deciso di uscire allo scoperto, per dichiarare la mia piena innocenza ed estraneità rispetto allo scippo commesso ai danni di un’anziana. Non voglio spaventare la signora, ma non sono stato io” ha detto stamattina Di Cato. Ogni ora, fino alle 6 del mattino, ha documentato la sua protesta attraverso selfie e post pubblicati sul social network facebook.
“Signora sono le 2,00 di notte e io sono ancora qui aspetto che lei si sia sbagliata guardi bene se quell’uomo sono io….” scrive sulla sua pagina. E ancora: “Signora mi riconosce sono padre di 2 figli disabili e una di 12 anni. e sicura che sia proprio io? Mi alzo alle 5 ogni mattina e vado a lavorare orgoglioso del mio lavoro e difendere i miei operai. E sicura di mandare in galera questa persona o si sta sbagliando?”.
Intanto, questa mattina, accompagnato dal suo avvocato Silvia Iafolla, ha deciso di cessare lo sciopero della fame. Di Cato ha raccontato la sua versione dei fatti su quella sera: rientrando a casa, intorno alle 22.30, come ha tenuto a precisare lui stesso, avrebbe incontrato l’anziana nell’androne del palazzo di via Pola. Lui avrebbe preso l’ascensore, per recarsi al quarto piano, dove abita con la compagna ed i figli, invitando la donna a salire con lui. L’anziana avrebbe invece preferito salire per le scale, per conto proprio. A quel punto Di Cato sostiene di non aver udito alcun grido di aiuto e di aver proseguito tornando a casa propria.
“Non l’ho mai fatto in passato e mai farei un gesto simile, anche perché sono in condizioni economiche tali da non avere alcuna necessità di rubare pochi soldi ad un’anziana – ha precisato Di Cato – sarebbe opportuno mettere delle telecamere nel condominio così da evitare il ripetersi di queste situazioni spiacevoli”.