PESCARA – Un pareggio che non serve a nessuno, ma per quello che si è visto in campo è un risultato corretto. Entrambe cercavano il successo pieno, l’Ascoli per dare slancio alla classifica, il Pescara per dare serenità a Zeman, in settimana al centro di polemiche e ancora a rischio. Situazione difficile in casa Pescara, soprattutto in difesa: Perrotta è squalificato, Fornasier infortunato. Assenti per lo stesso motivo anche Zampano, Ganz oltre al lungo degente Campagnaro. Zeman si affida in avanti a Pettinari e Benali, panchina per Valzania.
Pronti via e il Pescara protesta per un evidente fallo di mano in area ascolana del difensore De Santis su cross di Mazzotta; l’arbitro Baroni fa cenno di proseguire. Inizia una fase in cui il Pescara cerca di conquistare il centrocampo e tenendo il pressing alto fa faticare l’Ascoli organizzare la manovra. I bianconeri sono comunque pericolosi al 10’ con un destro di Bianchi respinto da Fiorillo. Succede pochissimo fino al 39’ quando Crescenzi fa partire da una trentina di metri un tiro centrale sul quale interviene goffamente di piede destro Ragni col pallone che si insacca per il vantaggio del Pescara, del tutto inatteso. Un rigore lo reclama anche l’Ascoli per un contatto in area pescarese fra Mazzotta e Perez che viene ammonito per proteste.
Dopo l’intervallo subito il pareggio dell’Ascoli. E’ il 4’, Buzzegoli batte un calcio di punizione e Bianchi insacca di testa il gol dell’1-1. L’Ascoli insiste sull’onda dell’entusiasmo, le squadre si allungano. Valzania centra la traversa al 13’. Al 33’ Fiorillo salva su Addae protagonista di una dirompente progressione con scambio con Baldini che lo aveva liberato al tiro. Al 42’ doppia occasione; prima Baldini centra il palo, poi Addae manda alto da buona posizione. Nel recupero espulso il bianconero Padella per somma di ammonizioni.