Considerato che il Governo “sta andando per la propria strada”, ed ha iniziato il “suo” percorso di riordino, con la diminuzione delle apparecchiature da intrattenimento, a breve le slot machine si troveranno in meno locali pubblici ed in quelli in cui avranno ancora il loro posto, saranno meno rispetto ad ora. Nulla invece si è fatto nel comparto online come ad esempio nei casino bonus.
Obiettivamente, non si tratta soltanto degli effetti come detto prima del “piano di riordino” fatto intervenire dalla “manovrina”, bensì del nuovo contingentamento appena predisposto dalla Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che si prepara ad essere attivo nelle prossime settimane certamente in coerenza con i dettami provenienti dal Mef e relativi al futuro delle slot machine.
Quindi, da parte dell’Agenzia vengono stabiliti i nuovi requisiti che dovranno avere i locali per fornire la location alle slot con il “numero di apparecchi installabili in funzione della tipologia dei punti vendita” e della estensione della loro superficie, rispettando così i dettami delle disposizioni per la tutela dei minori. Tra le tipologie dei punti presso i quali sarà consentita la raccolta del gioco, attraverso le apparecchiature da intrattenimento con vincita in danaro, vi sono: agenzie di scommesse, negozi e corner ivi compresi i punti vendita sanati negli anni scorsi, sale bingo, sale Vlt, sale giochi, rivendite di tabacchi e ricevitorie del Lotto, bar, circoli privati.
Per il momento, dunque via gli apparecchi di gioco da alberghi, stabilimenti balneari, edicole ed altri punti ritenuti “generalisti secondari”, fermo restando che queste tipologie ritenute idonee non siano all’interno di luoghi di cura, istituti scolastici e luoghi di culto (?). Nei nuovi limiti che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha messo “nero su bianco” rientra che la “destinazione al gioco di una superficie deve essere almeno pari a 2 metri quadrati per ciascuno apparecchio” che, ovviamente, dovrà essere moltiplicata per due nel caso di macchine a postazione duplice, visto che ne esistono in commercio attualmente.
In nessun caso l’installazione di apparecchi sarà consentita all’esterno dei locali di qualunque tipo questi siano, ma sopratutto non potranno essere installati apparecchi di gioco in punti vendita che presentino una superficie minore ai 20 metri quadrati. Mentre nelle agenzie di scommesse – e si ribadisce compresi i centri “sanati” dalla Leggi di Stabilità 2015 e 2016 i famosi Ctd – viene fissato un tetto di sei apparecchi, sempre vincolati dimensionalmente.
Esisteranno limiti più light all’interno degli “ambienti dedicati” dove si potranno installare anche le Vlt, dove il numero massimo diventa però di 50 apparecchi, sempre vincolati alla superficie. Mentre i circoli ed i corner potranno ospitare al massimo quattro slot.
Questo intervento sostituisce la precedente disciplina del 2011 e diventerà vigente dopo un mese dalla sua pubblicazione, dove si prevedono anche sanzioni per gli inadempienti che vanno da 100 a 1000 euro a macchina eccedente i limiti.
Si è voluto effettuare questa sorta di excursus dell’intervento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per sottolineare che il Governo come si dice “ha preso il toro per le corna”… e comincia ad effettuare il suo percorso di riforma dando così la sensazione, a chi ancora non crede nel progetto di riordino del gioco lecito, che in tutti questi mesi -Conferenza Unificata inclusa- non si sia voluto parlare di aria fritta. Questi, invece, sono fatti che possono anche non piacere o non trovare tutti d’accordo, ma certamente significano che il riordino è iniziato.