L’AQUILA – L’alzabandiera in Piazza d’Armi ha aperto stamane il sipario sull’88esima Adunata nazionale degli alpini. Come da tradizione il primo atto dell’Adunata e’ l’omaggio al Tricolore, “uno dei momenti piu’ importanti, segno dell’attaccamento all’Italia”, ha ricordato il presidente dell’Associazione Nazionale Alpini (Ana) Sebastiano Favero. Ha partecipato alla cerimonia con il comandante delle Truppe Alpine, il Generale di Divisione Federico Bonato, il sindaco Massimo Cialente che ha parlato dell’Adunata come una grande scelta di solidarieta’ degli alpini in una citta’ ferita: “E’ una iniezione di fiducia e orgoglio per L’Aquila e dopo sei anni e’ il primo grande momento di gioia collettiva della comunita’”. Le autorita’ hanno quindi reso omaggio a quanti hanno dato la vita per il Tricolore, deponendo una corona d’alloro al monumento in piazza Battaglione Alpini L’Aquila.
Nel pomeriggio, alle ore 15,30 i vertici dell’Associazione e le autorita’ cittadine si sposteranno a Fossa per la posa di una targa in ricordo dell’operato delle penne nere al Villaggio di San Lorenzo, costruito dall’Ana dopo il sisma del 2009.
In serata (dalle ore 19) la gloriosa Bandiera di Guerra del Nono Alpini – reparto legato a doppio filo con L’Aquila – sfilera’ dalla basilica di Collemaggio, lungo viale Crispi e corso Federico II, per ricevere gli onori finali in piazza Duomo. Dopo la nascita della Repubblica, un decreto legislativo presidenziale del 19 giugno 1946 stabili’ la foggia provvisoria della nuova bandiera, confermata dall’Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947 e inserita all’articolo 12 della nostra Carta Costituzionale.
E perfino dall’arido linguaggio del verbale si puo’ cogliere tutta l’emozione di quel momento. Il Presidente Ruini all’Assemblea: “Pongo ai voti la nuova formula proposta dalla Commissione: “La bandiera della repubblica e’ il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a bande verticali e di eguali dimensioni”. E’ approvata. L’Assemblea e il pubblico delle tribune si levano in piedi. Vivissimi, generali, prolungati applausi.