PESCARA – Probabilmente potrebbero non bastare i buoni propositi annunciati da Ryanair solo qualche giorno fa. Infatti, il futuro dell’aeroporto d’Abruzzo, rischia di essere gravemente compromesso dal recente piano predisposto dall’Enav, che prevede per lo scalo regionale il declassamento tra gli aeroporti di categoria minore, smentendo di fatto il ministro per le infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi che nel nuovo Piano nazionale degli aeroporti, varato pochi mesi fa, aveva inserito e confermato l’aeroporto di Pescara tra i ventisei scali di interesse nazionale.
A lanciare l’allarme è la FILT-CGIL per la quale “con il declassamento che Enav ha addirittura previsto già da giugno, si ripresenterebbe lo scenario della chiusura notturna dello scalo, con la riduzione di orario di servizio da H24 ad H16, nonché una riduzione dei servizi di manutenzione degli impianti tecnologici previsti per i servizi di assistenza alla navigazione aerea.
Una riduzione di orario che penalizzerebbe in maniera irreversibile le potenzialità dell’aeroporto, in quanto renderebbe impossibile per la Saga tentare di investire nel traffico merci, la cui movimentazione avviene prevalentemente di notte. Salterebbero ovviamente anche alcuni voli passeggeri i cui orari di partenza ed arrivo sono attualmente collocati nella fascia di chiusura ipotizzata dall’Enav. Non ultimo –spiega la Filt – una riduzione dei servizi avrebbe delle ricadute negative anche in termini occupazionali.