
PESCARA – L’aeroporto di Pescara potrebbe essere ancora oggetto di “tagli”. “Per lo scalo abruzzese che ha già subito l’azzeramento del traffico commerciale e la cancellazione del volo postale, si prospetta l’ennesimo ridimensionamento, questa volta ad opera dell’Enav, la Societa’ che gestisce il controllo del traffico aereo”. L’allarme è delle segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Ugl Trasporti Abruzzo che parlano di “un potenziale colpo di grazia” per l’aeroporto pescarese.
“Attualmente – spiegano – il controllo del traffico aereo e’ garantito per l’intera giornata solare, in gergo H 24. Il piano prospettato dall’Enav prevede che detto presenziamento si riduca a 16 ore giornaliere, cioe’ nemmeno lo stretto indispensabile per garantire gli attuali voli”. Per i sindacati “siamo di fronte ad un atto potenzialmente gravissimo che va in netta controtendenza con quello che e’ il progetto di riordino del sistema aeroportuale nazionale. Una Regione come l’Abruzzo, che dovrebbe fare del vettore aeronautico uno dei principali volani per la ripresa di una economia inevitabilmente legata anche e soprattutto al turismo, non puo’ e non deve permettere che il proprio futuro sia vincolato a logiche di bilancio aziendale che tendono a scaricare sui territori deboli le inefficienze del passato”.
Filt, Fit, Uilt e Ugl Trasporti segnalano, su questa problematica, “lo strano silenzio della Saga, pur essendo certamente a conoscenza delle scelte portate avanti dall’Enav”. I rappresenanti sindacali, Franco Rolandi, Amelio Angelucci, Giuseppe Murinni, Luciano Pantoni, ritengono che “sia possibile ragionare su una riduzione del presenziamento che pero’ non puo’ scendere sotto le 18 ore giornaliere, unitamente a programmi di reperibilita’ del personale”.