PESCARA – “Non so se in Italia siano tanti o pochi gli aeroporti; se si fa il confronto con la Francia il rapporto è simile. A mio parere bisognerebbe specializzare ogni singola infrastruttura per la sua vocazione”. Lo ha detto aPescara il direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, in occasione del taglio del nastro, all’aeroporto d’Abruzzo, per la fine dei lavori di riqualificazione dell’area ‘airside’, sottolineando che lo scalo “ha potenzialità di crescita enormi”.
A proposito dei lavori, Quaranta ha parlato di “opere utili e funzionali” ed ha aggiunto che “avendo visto cosa la società sta preparando in termini di ammodernamento dell’aerostazione, sono anche opere belle”. Il direttore dell’Enac ha poi affermato che “2.400 metri di pista costituiscono un’infrastruttura di primo livello”, ha sottolineato che “c’è la volontà di portarla a 2.700 metri” ed ha ricordato lo storico collegamento Pescara-Toronto. Ribadendo la necessità di “infrastrutture funzionali allo sviluppo, utili agli utenti, belle ed ecosostenibili”, Quaranta ha detto che “a breve con D’Alfonso dovremo ragionare sull’apertura del capitale della società a privati che possano dare nuovo impulso alla struttura. Con questa gestione della Saga, società che gestisce lo scalo – ha concluso – l’aeroporto ha fatto davvero un salto di qualità”.
“Penso che la terza fase della vita dell’aeroporto d’Abruzzo sia il ritrovamento di un privato che abbia identica e coerente ambizione. Dobbiamo cercare facendo anche un vero e proprio bando o manifestazione di interesse”. Ha affermato invece il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso. Il governatore ha sottolineato che si potrebbe procedere già nei prossimi mesi e che l’ipotesi potrebbe essere quella del “70% del capitale della Saga pubblico e del 30% privato”.
L’ambizione di D’Alfonso è “che arrivino quelli che hanno mostrato anche curiosità, che possono essere operatori coerenti con la missione aeroportuale o operatori che hanno bisogno di questi servizi aeroportuali, magari per raggiungere siti di produzione della loro attività economica che si trovano all’estero. Mi disse anni fa un imprenditore locale che sarebbe stato interessato – ha spiegato il governatore – poiché ha cantieri all’estero, ma ce ne sono pure altri che mi hanno fatto sapere che vedrebbero interessante una loro presenza, anche per partecipare alla definizione delle rotte”. D’Alfonso ha poi evidenziato “il numero dei passeggeri, l’utile di bilancio, esercizio ultimo 250mila euro di attivo, non si era mai verificato, e l’apprezzamento fatto da Enac per quanto riguarda il complesso della gestione. Mi viene da dire – ha sottolineato – sono stati bravi e meritevoli del nostro riconoscimento. Per la prima volta l’aeroporto misura sul tavolo la sanezza del bilancio, che produce una educativa invidia da parte degli altri aeroporti minori”.
Il governatore ha poi ricordato come sia partita “da Pescara la battaglia che ha fatto comprendere al ministro e al ministero delle Infrastrutture, al premier Renzi e alle compagnie low cost che si poteva ancora investire in Italia e in Abruzzo”. Il riferimento è all’impegno messo in campo per scongiurare che Ryanair lasciasse lo scalo a causa dell’aumento della tassa d’imbarco, perché, ha sottolineato, “se vengono chiusi gli aeroporti minori noi perdiamo irripetibili e straordinarie opportunità di accesso al cielo”. Per quanto riguarda il Cda della Saga, dopo le dimissioni del consigliere Antonello Ricci, “sequestrato dai suoi compiti e senza tempo da dedicare alla società”, D’Alfonso ha sottolineato che “troveremo un’altra risorsa di alto profilo, che però possa garantire la presenza. La ricerca – ha detto – verrà fatta da noi Regione e dalla stessa Saga. Se la legge Severino lo permettesse, attingerei anche a servitori dello Stato pensionati, perché ci sono figure di alto profilo”.