CEPAGATTI – Era già morto quando lo hanno trovato. Era sotto un cavalcavia di Cepagatti, precisamente sulla strada 602, vicino il casello autostradale. Il cadavere, un uomo di colore, era arrivato in Italia dall’Africa, forse dal Ghana, lo scorso anno, a Lampedusa. Si tratta di Robert Kumi, 30 anni. L’uomo, dopo il suo arrivo in Italia era passato per Taranto e quindi per Bari, dove ha chiesto il riconoscimento dell’asilo politico. A Pescara non era mai stato identificato. Il suo riconoscimento è avvenuto grazie alle impronte digitali.
Il rinvenimento e’ avvenuto, dopo la segnalazione di un passante, verso le 5. L’uomo non aveva con sé documenti ma sul cavalcavia è stata trovata una borsa riconducibile a lui con degli indumenti. Sulla ringhiera del cavalcavia è stata trovata un’impronta simile a quella delle scarpe che l’uomo indossava al momento della morte. Sul posto è arrivato il personale del 118, che ha solo potuto constatare il decesso, e la polizia stradale.
Comunque, in base ad una prima ispezione esterna eseguita dal medico legale, sul corpo dell’uomo non ci sarebbero segni di violenza. Di più si saprà dopo una ispezione accurata in obitorio e, eventualmente, dall’autopsia che potrebbe essere disposta dal magistrato di turno per andare a fondo sulle cause del decesso.