L’AQUILA – “Pensare di richiedere a imprenditori e professionisti del cratere sismico di restituire, su richiesta della Comunita’ Europea, una parte delle agevolazioni fiscali di cui hanno beneficiato quale contributo per di danni del terremoto (circa 180 milioni di euro) mi sembra oltremodo fuori luogo”.E’ il pensiero che il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, ha esternato oggi all’Aquila davanti a una platea formata da imprenditori, amministratori, associazioni di categoria e forze sociali, che hanno partecipato all’incontro da egli stesso convocato alla vigilia del confronto con il Governo che si terra’ domani a Roma, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sandro Gozzi.
Lolli ha spiegato che l’incontro di domani – al quale partecipera’ anche il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso – e’ stato convocato per valutare la natura della richiesta della Commissione Europea che avrebbe equiparato il beneficio concesso ad una sorta di aiuto di Stato e quindi sanzionabile secondo le norme comunitarie. “Stiamo parlando di 111 imprese che hanno ottenuto agevolazioni superiori ai 200 mila euro previsti dal regime del de minimis”, ha detto Lolli. “Imprese che assicurano occupazione per migliaia di lavoratori e che potrebbero subire danni rilevantissimi in conseguenza di questi rimborsi allo Stato”.
“Qui – ha aggiunto il vice presidente – c’e’ un intero sistema economico e produttivo che e’ stato bloccato direttamente e indirettamente a causa di un terremoto devastante, per cui, quella della restituzione di una parte dei benefici ottenuti, e’ una circostanza che va assolutamente evitata se non si vuole infliggere un colpo mortale all’intero sistema dell’impresa”.
La richiesta dell’UE di rivedere l’entita’ dei danni subiti e dei contributi pubblici ottenuti, deriva dalla direttiva europea secondo la quale le agevolazioni in conseguenza di calamita’ naturali, possono essere concesse solo a chi dimostri di aver subito il danno e quale ne sia l’entita’: nel caso del sisma dell’Aquila, la riduzione delle tasse e i contributi vennero concessi a tutti, senza distinzione. Da qui la richiesta dell’UE di una dettagliata relazione sui danni subiti dalle singole imprese in conseguenza del terremoto.