PESCARA – “Notte brava” per un gruppo di ragazzi a Pescara che si sarebbero resi protagonisti di alcuni episodi di violenza nei confronti di diversi coetanei. Personale della Squadra Volante e’ intervenuto in viale della Riviera, tra gli stabilimenti balneari Barracuda e Penelope, in quanto erano giunte numerose segnalazioni di un gruppo di giovani che aggrediva dei coetanei che passeggiavano sul lungomare; le segnalazioni effettuate hanno fornito anche delle indicazioni sull’aspetto fisico ed il vestiario (tra cui un casco) di due degli aggressori, elementi che hanno permesso di individuare uno dei giovani, subito fermato, nel marciapiede antistante il lido Ammiraglia.
Bloccato dagli agenti il giovane, un 18enne pescarese con al seguito un casco, aveva dei segni sul dorso delle mani, riconducibili ad uno scontro fisico. Nel corso del controllo gli agenti sono stati avvicinati da una coppia che ha riferito di essere stata testimone della inaudita violenza tenuta da un gruppo di giovani (5/6 persone) del quale il fermato faceva parte, aggiungendo che gli stessi, senza alcun motivo, avevano effettuato diverse aggressioni.
Nel primo caso mentre un componente del gruppo ha afferrato e scagliato a terra una bicicletta, danneggiandola, il 18enne ha colpito un ragazzo al volto procurandogli delle lesioni guaribili in 7 giorni, dopodiche’ hanno aggredito un altro giovane rapinandolo di un pacchetto di sigarette e da ultimo hanno aggredito una coppia ed un loro amico, con calci e pugni ed utilizzando anche un casco, hanno procurato loro delle lesioni di 7 e 15 giorni, agli uomini e 10 giorni per la ragazza.
Successivamente si sono allontanati in direzione Montesilvano continuando ad insultare i passanti. Nel raccogliere le testimonianze gli agenti della Volante sono stati costretti ad interporsi tra la vettura di servizio all’interno della quale era stata posta la persona fermata ed i testimoni e passanti al fine di sottrarlo alla loro furia. Su disposizione del pm di turno il giovane e’ stato accompagnato presso il proprio domicilio, in stato di arresto, in attesa del rito direttissimo. Per lui le accue sono di lesioni personali aggravate continuate e danneggiamento, in concorso.