PESCARA – Si è tenuta a Pescara la prima seduta del consiglio comunale. Ad assistere una nutrita presenza di cittadini insieme al presidente della Regione Luciano D’Alfonso, i parlamentari Gianni Melilla e Vittoria D’Incecco.
Nel corso del suo intervento, durato 51 minuti e 39 secondi, il sindaco Alessandrini ha illustrato i progetti per la citta’, spaziando per piu’ settori e ha annunciato che nella prossima seduta sara’ portata all’ attenzione del Consiglio una delibera per “certificare la situazione dal punto di vista economico finanziario” ma ha assicurato sin da ora che “non ci sara’ alcun aumento dei livelli di tassazione”.
Rifacendosi alle parole pronunciate ieri dall’arcivescovo Tommaso Valentinetti, il primo cittadino ha lanciato un “elogio della mitezza” e ha chiesto che ci siano “dialogo e collaborazione, per pensare oltre alla durata della consiliatura”. Nel corso degli interventi dei rappresentanti dell’opposizione e’ stata contestata sia da Marcello Antonelli (Fi) che da Carlo Masci (Pescara futura) la nomina di Veronica Teodoro, figlia di Gianni, in giunta. Antonelli ha parlato di una scelta “incomprensibile” mentre Masci ha detto che “bisogna scegliere i giovani per competenza, passione, consenso e non perche’ sono figli di”. Dal publico presente in aula sono partiti appalausi e grida di consenso alle parole di Masci tipo “Vergogna” e “E’ uno scandalo”.
E sull’argomento “Teodoro”, Enrica Sabatini del Movimento Cinque Stelle ha messo in evidenza che “in un paese serio Teodoro si dimetterrebbe e anche il sindaco”. Sabatini ha chiesto di conoscere i motivi che hanno spinto Alessandrini a nominare questa ragazza. Le ha risposto dai banchi della maggioranza il consigliere Piernicola Teodoro, fratello di Gianni e zio di Veronica, che ha invitato la nipote ad “andare avanti, anche perche’ due buone orecchie fanno stancare chiunque”.
“Non avremmo mai fatto la scelta di Veronica – ha aggiunto Piernicola – se non avessimo saputo che aveva le capacita’ politiche e morali”. E poi, rivolgendosi alla Sabatini, l’ha invitata a “riflettere prima di dare fiato ai denti e tuffarsi in valutazioni” che possano in qualche modo riguardare i Teodoro. “Non le permettero’ – ha aggiunto – di dire altro fuori dalle righe” e che possa cioe’ rivelarsi diffamatorio. La rappresentante del M5S ha chiesto di mettere ai voti la sua richiesta di dimissioni.