
ROMA – Crescono le tensioni per l’aumento dell’Iva, che scatterà automaticamente a fine mese. Il Pdl non ci sta e incalza l’esecutivo. Angelino Alfano è chiaro: «Ci battiamo e ci batteremo per eliminare l’Imu sulla prima casa e per evitare l’aumento dell’Iva. Non è un capriccio ma l’obiettivo che ci siamo dati». «Siamo al governo – ha spiegato Alfano – per liberare i cittadini dall’oppressione fiscale. Ora attendiamo che il ministro dell’Economia completi il proprio lavoro, con la ricognizione sulle fonti di copertura per compensare queste spese e al termine esprimeremo il nostro giudizio». «Per noi – ha sottolineato il vicepremier e ministro dell’Interno – l’Imu è una bandiera e noi non ammaineremo la nostra bandiera: questo va detto molto chiaro. Vogliamo l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa, non è né un capriccio né un puntiglio, noi abbiamo attribuito proprio all’Imu il calo dei consumi, è un danno straordinario sull’economia italiana».
L’Iva non aumenterà, così come sarà eliminata l’Imu per la prima casa. Siamo sicuri che Letta manterrà gli impegni e che dirà una parola di chiarezza», dice il capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta, che esclude una «manovra correttiva». «I ministri tecnici servono a questo: a risolvere i problemi». Anche Gasparri chiede di evitare l’aumento. «Si sollevi la testa dalle carte e si guardi alla realtà. Il gettito Iva è in calo. Con un ulteriore aumento dell’Iva la situazione non può che peggiorare per le casse dello Stato. Basta, quindi, con le lezioni di pura teoria. La verità è che in momenti di crisi la gente è meno propensa al consumo e un aumento dell’aliquota non farebbe altro che raffreddare ulteriormente la propensione all’acquisto. Se si vogliono veramente evitare buchi di bilancio, allora bisogna incentivare i consumi semmai abbassando l’Iva, non certo aumentandola», dice il vicepresidente del Senato.
Nel Pd c’è più comprensione. «Il punto di partenza di Saccomanni è oggettivo, perché c’è una situazione di difficoltà, però credo che tutti gli sforzi che si possono compiere vanno fatti», dice il ministro dell’Ambiente intervenendo nella trasmissione Omnibus su LA7 in merito alle dichiarazioni fatte ieri dal ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni. «L’aumento dell’Iva sarebbe un aggravio interiore – osserva Orlando, riferendosi alla situazione del Paese – quindi seppur in un quadro di difficoltà, penso che un tentativo vada fatto». E dopo aver sottolineato che l’aumento dell’Iva «non sarebbe una scelta di questo Governo, ma un automatismo deciso dal Governo precedente il ministro insiste: «Si tratta di andare a individuare ulteriori risorse. Il punto di Saccomanni è quello di partenza, si tratta di vedere se riusciamo a costruire un punto di arrivo», aggiungendo «penso ci sia ancora del lavoro da fare».