PESCARA – Un gol in avvio di gara basta al Carpi per espugnare un ormai irriconoscibile Pescara. Calabro strappa una vittoria pesantissima in ottica play-off: il gol di Sabbione dopo 11’ diventa la palla da tre punti che riporta gli emiliani a ridosso dell’ottavo posto con un’altra partita da recuperare. Il Pescara invece è in piena crisi.
Tutto accade alla prima vera azione della partita: perfetto il cross di Pachonik da destra per Sabbione che irrompe con un terzo tempo stile Nba in area e di testa incrocia nell’angolo opposto lasciando sul posto Fiorillo. A una delle difese più solide di questa serie B, il vantaggio iniziale dà un enorme vantaggio: abbassare i ritmi e compattarsi per provare a ripartire. Il Pescara comincia lentamente a scrollarsi di dosso lo shock e a tentare le prime giocate con il nuovo sistema di gioco, il 3-5-2. Nella ripresa, Calabro decide di blindare la partita: fuori Jelenic, dentro Verna, con Melchiorri che resta ultimo riferimento avanzato degli emiliani.
Al 3’ Pachonik in diagonale spaventa Fiorillo, la palla attraversa tutto lo specchio e si spegne fuori. Cresce il Pescara e al 10’ Brugman con un rasoterra debole da buona posizione calcia addosso a Colombi. Il Carpi rinuncia a giocare e il Pescara comincia a crederci. Clamorosa la ripartenza sprecata da Cappelluzzo al 18’ dopo il break di Brugman. Calabro capisce che qualcosa non va e ridà energie alla sua prima linea inserendo Concas. Ed è subito pericolo per la squadra di casa: al 23’ Melchiorri sfiora il raddoppio dal limite con una girata spettacolare. Ma nel finale c’è solo la squadra di Epifani in campo: Fiamozzi col piatto al volo s’inserisce sul secondo palo ma non trova la porta. Sinistro potente di Falco, Colombi c’è. Poi assedio con Cocco a centro area. L’impegno dei pescaresi meriterebbe un premio migliore. Invece il Carpi porta a casa la vittoria (è la seconda volta che sbanca l’Adriatico nella sua storia) e l’ex Melchiorri esce dal campo tra gli applausi del suo vecchio pubblico.