L’AQUILA – Nel capoluogo ci sarebbe il pericolo “salmonella”: scattano così alcune misure precauzionali: divieto di utilizzo delle acque superficiali e reflue per qualsiasi uso, in particolare per innaffiare ortaggi. Lo prescrive un’ordinanza del sindaco dell’Aquila per i residenti delle località Arischia, Colle di Roio, Aragno, Collebrincioni, Campo Imperatore, Pescomaggiore e Civita di Bagno. L’ordinanza è valida per quattro mesi.
Il primo cittadino, Massimo Cialente, ha agito nella sua veste di autorità sanitaria locale, in ottemperanza di quanto disposto dal Dipartimento di Prevenzione della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Nell’ordinanza si stabilisce di “interdire rigorosamente, fino all’estinzione del fenomeno, qualunque captazione di acqua superficiale, fino al ripristino della normalità batteriologica, finalizzato alla prevenzione della casistica umana di salmonellosi”.
La durata del provvedimento è stabilita “fatti salvi ulteriori, necessari provvedimenti di proroga o revoca”. Per individuare il limite temporale relativo al ripristino della normalità, si farà riferimento all’esito di informazioni che la Asl è tenuta a fornire tempestivamente al sindaco. Sempre la Asl dovrà emanare un vademecum contenente tutti i suggerimenti precauzionali del caso.