TORANO NUOVO – Sono passati quattro anni dall’alluvione che spazzò il ponte di Campodino fra Torano Nuovo, Nereto e Sant’Omero, nel Teramano. Ora sarà ricostruito facendo uscire dall’isolamento la frazione. L’intervento dovra’ essere terminato entro l’11 maggio e costera’ 300 mila euro. Sara’ realizzato uno “scatolone idraulico” di tre metri e cinquanta per cinque metri e cinquanta e sara’ stabilizzato un tratto di scarpata in frana.
“Campodino e’ stato una spina nel fianco di buona parte della Vibrata proprio per la sua funzione strategica di collegamento fra numerosi Comuni – commenta Mauro Scarpantonio, consigliere incaricato della viabilita’ – e l’iter amministrativo e’ stato piuttosto complesso perche’ la struttura e’ di proprieta’ comunale e la Provincia e’ ente appaltante dell’opera”.
Sempre oggi, a Valle Castellana, sono iniziati i lavori di sistemazione della provinciale 52 danneggiata da una frana il 4 gennaio scorso. “Nell’arco di una settimana abbiamo individuato l’intervento, trovato le risorse e fatto partire i lavori – sottolinea Scarpantonio -. Rimuoveremo la frana, sistemeremo il fondo stradale e ripareremo la galleria danneggiata dai massi mettendo in sicurezza il tratto di versante dal quale si sono staccati i massi”.
Discorso diverso ma comunque di buone notizie si tratta. Con i fondi dell’alluvione si procederà alla sistemazione idraulica del fiume Vibrata, in prossimita’ della foce, nel territorio di Martinsicuro per un importo complessivo dei lavori di 350 mila euro, consegnati ufficialmente questa mattina all’impresa che dovra’ terminarli in 120 giorni. La Provincia di Teramo interviene su questo corso d’acqua di competenza regionale in regime di concessione: in questo caso la specifica emergenza e’ connessa al rischio idrogeologico in ambito fluviale (erosione della sponda) in seguito all’alluvione del 2011.
Il tratto di intervento si trova in corrispondenza di un meandro fluviale a circa 600 metri dalla foce in un’area sottoposta da tempo ad azioni erosive. “Il periodico danneggiamento dell’argine posto a protezione della localita’ Villa Rosa (comune di Martinsicuro) e’ indice, in caso di ulteriori eventi alluvionali, di un possibile rischio di la rottura del presidio idraulico e quindi di alluvionamento delle aree retrostanti”, si legge nella relazione tecnica. L’intervento prevede la sistemazione di massi cementati posti a protezione del’argine.
Questo tipo di intervento viene normalmente utilizzato nei corsi d’acqua ad alta energia caratterizzati da un’elevata velocita’ di deflusso. Nel caso specifico, il torrente Vibrata, essendo interamente canalizzato nel tratto terminale e non avendo aree di laminazione per la dissipazione di energia, durante le piene ha un comportamento idrodinamico molto aggressivo che facilita i fenomeni di migrazione laterale con erosione delle sponde. Per questa ragione e’ stato anche previsto un intervento di corazzamento dell’argine al fine di realizzare un’opera durevole nel tempo.