TERAMO – Rifondare un centrodestra in fase di stagnazione “accantonando” i “vecchi” dirigenti. E’ il fine dell'”L’Italia chiamò!”, un’ iniziativa di sindaci e amministratori locali del Pdl che si propone la rifondazione del centrodestra superando l’attuale stagnazione politica dovuta ad una classe dirigente avvitata su se stessa ed incapace di offrire soluzioni e prospettive. In Abruzzo, i sindaci fondatori sono quello di Teramo, Maurizio Brucchi, di Chieti, Umberto Di Primio e di Pescara, Luigi Albore Mascia.
“Un cambiamento di passo inevitabile che viene da chi è stanco di parole e false promesse della politica e rappresenta forse l’ultimo volto ancora credibile della politica italiana, impegnandosi tutti i giorni sul territorio e provando a dare, con responsabilita’, risposte ai problemi dei cittadini. I primi firmatari rinunciano sin da ora a candidature parlamentari ma intendono essere determinanti nelle scelte – si legge in una nota del Comune di Teramo. “L’Italia chiamo’!” propone la sottoscrizione di un manifesto, un ‘nuovo contratto sociale’ con gli italiani che parte necessariamente dalla rifondazione del Pdl: azzeramento quindi di tutte le cariche e di tutti i ruoli per cui non si e’ stati eletti; selezione, partendo dal territorio, di una nuova e credibile classe dirigente attraverso il metodo delle primarie a tutti i livelli; no ai listini bloccati, si’ al merito, alla professionalita’ e possibilmente ad un’esperienza a livello amministrativo.
I vertici del Pdl facciano un atto di generosita’ e con umilta’ riconoscano gli errori di una stagione complessivamente fallimentare, aprendo le porte al rinnovamento prima che l’avversione per l’inerzia dei partiti condanni inesorabilmente l’Italia all’antipolitica. Che il centrodestra cresca e si mostri maturo – recita ancora la nota. Volti pagina ed impari a camminare con le proprie gambe. Ci auguriamo che il presidente Berlusconi chiarisca al piu’ presto i contenuti del nuovo progetto politico, e ci auguriamo che nello stesso progetto sia messa al centro l’importanza di facce non solo nuove, ma soprattutto credibili e spendibili per l’esperienza militata sul territorio e la fiducia incassata dai cittadini. Solo cosi’ saremo disponibili a credere ancora una volta in lui, aiutandolo e sostenendolo nella nuova sfida; in caso contrario le strade inevitabilmente si divideranno”.