AVEZZANO – Secondo il Gip, la nuova vicenda giudiziaria sulla pubblica amministrazione in Abruzzo sarebbe “un sistema corruttivo endemico, originato dalla presenza in molteplici enti pubblici di amministratori o funzionari inclini a fare mercimonio dei pubblici affidamenti con metodi delinquenziali e consuetudinari”.
In sostanza sarebbe un sistema per manovrare gli appalti pubblici grazie a una quindicina di aziende specializzate, che venivano fatte partecipare a gare già decise a seguito di accordi corruttivi con amministratori locali e pubblici funzionari e che, con offerte al ribasso, indirizzavano la gara verso l’impresa prescelta per l’occasione, determinando un vero e proprio cartello in grado di decidere l’esito delle commesse.
Per un singolo appalto di circa 500.000 euro sarebbe stata pattuita tra gli indagati una percentuale di 20.000 euro da dividersi quale corrispettivo per aver fatto vincere la gara alla ditta compiacente. “Facciamo come l’altra volta… 15 ditte, e 10 sono le nostre”, dice in un’intercettazione ambientale Paolo Di Pietro, vice sindaco di Canistro, che parla nella sua auto a un imprenditore, anch’egli arrestato. Gli incontri tra gli indiziati, intercettati dalla Squadra Mobile de L’Aquila, avvenivano lungo l’autostrada A/25, al piazzale dell’ospedale di Avezzano, e nei pressi di un albergo all’Aquila, all’interno di una autovettura usata come “ufficio mobile”.
Le gare coinvolte nell’inchiesta sarebbero otto, ma erano pronte commesse da aggiudicare anche a Sante Marie grazie alla sponsorizzazione di una squadra di calcio che nasconderebbe una tangente. Gli altri episodi di corruzione si sarebbero palesati attraverso la dazione di denaro in contanti oppure sotto forma di consulenze, sub appalti a ditte di familiari degli indagati, acquisto di biglietti di lotterie patronali, noleggio di tendoni per una festa e contributi in beneficenza.
L’operazione nasce anche da precedenti filoni di inchiesta nella Marsica che hanno lambito, oltre a numerosi sindaci, anche nomi eccellenti della politica: l’assessore regionale del Pd Donato Di Matteo, il consigliere regionale della maggioranza di centrosinistra Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie, la senatrice aquilana del Pd Stefania Pezzopane, e il deputato di Alleanza popolare Filippo Piccone, vicesindaco di Celano.