L’AQUILA – L’Arap e la doppia tassazione, a carico delle imprese, nei nuclei industriali della provincia dell’Aquila dovrebbe essere al centro di un confronto. Lo chiede la Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno alla Regione, sollecitanto la convocazione urgente di un tavolo incontro.
Il vicepresidente e delegato dell’organizzazione degli industriali, Roberto Monfredini, ha inviato una nota di sollecito al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, agli assessori regionali alla programmazione e al bilancio, Guido Liris, e alle attività produttive, Mauro Febbo, oltre che ai sindaci dell’Aquila, Pierluigi Biondi, di Sulmona, Anna Maria Casini e al commissario prefettizio dei Comune di Avezzano.
La lettera di sollecito arriva dopo che una società di recupero crediti ha attivato la procedura per le somme previste nelle cartelle esattoriali emesse dall’Arap, che variano dai 5 mila ai 50 mila euro.
“Vi è scarsa chiarezza nella fatturazione dei servizi – spiega Monfredini – gli importi sono stati calcolati come un canone unico, senza specifiche relative alle prestazioni erogate dall’Arap a favore delle imprese che hanno sede dei nuclei industriali. Ciò comporta l’impossibilità, da parte delle imprese stesse, di verificare l’applicazione della doppia tassazione e di contestare eventuali servizi calcolati in fattura, ma che non vengono erogati”.
“Prima di attivare il recupero crediti era previsto, come da accordi, un secondo passaggio interlocutorio con le associazioni datoriali, che non c’è stato. A questo punto-conclude Monfredini- chiediamo al presidente della Regione e alle istituzioni locali di intervenire e attivare un tavolo di concertazione, che possa sciogliere il nodo della doppia tassazione per definire una linea di indirizzo che non penalizzi le aziende”.