PESCARA – In poche e semplici righe la Camera di Commercio di Pescara ha annunciato di rinunciare al progetto per il rilancio dell’area ex Cofa, dopo la mancata ratifica dell’accordo in Consiglio comunale a causa dell’ostruzionismo dell’opposizione di centrosinistra: “Ai sensi dell’articolo 9 del Protocollo d’Intesa, firmato da Regione Abruzzo, Provincia e Comune di Pescara e Camera di Commercio, la Camera si svincola dagli impegni sottoscritti nell’Accordo. Così è stato deciso all’unanimità dalla Giunta Camerale”.
L’intesa è quella del 31 agosto scorso, attraverso la quale l’area dell’ex Cofa è stata ceduta alla Camera di Commercio dalla Regione per un importo di 11 milioni 830mila euro. Partecipò all’intesa anche il Comune (non la Provincia). Facendo seguito a quell’atto nel mese di febbraio era stato firmato un accordo di programma tra Regione, Provincia, Comune di Pescara e Camera di Commercio, per la riqualificazione delle aree Ex Cofa.
La decisione della Giunta camerale è stata accettata e definita “inevitabile” dalle Associazioni di categoria e sindacali. Si fa riferimento al confronto che la Camera di Commercio ha condotto in questi anni con gli Enti preposti, ed in particolare con la Regione Abruzzo ed il Comune di Pescara. “Gli accadimenti degli ultimi giorni e gli esiti determinatisi – dice la nota a firma di 15 tra associazioni di categoria e sindacati – offrono uno spaccato del contesto in cui le forze produttive sane sono costrette quotidianamente ad operare. Una iniziativa di valenza storica per la citta’ di Pescara, che avrebbe dovuto trovare alta condivisione ben al sopra dei colori politici, ridotta ad un mercato di posizioni nel quale si e’ tentato di coinvolgere anche l’Ente camerale quasi ponendolo sul banco degli imputati. Il divario che oggi si frappone fra la vita reale ed il contesto politico ha raggiunto oggi a Pescara la sua massima espressione”.
Sull’argomento, inevitabilmente, è arrivata la replica del sindaco Albore Mascia: “Il Pd e l’intero centro-sinistra hanno raggiunto oggi il proprio drammatico obiettivo: dopo il becero ostruzionismo portato avanti dal Pd nell’aula consiliare, con l’unico fine di affossare l’accordo di programma stipulato con la Camera di Commercio, la Regione e la Provincia sull’ex Cofa. Il Pd e il centro-sinistra si sono resi responsabili di un delitto contro la città, un autentico crimine che ora condannerà l’area dell’ex Cofa ad altri vent’anni di immobilismo e di degrado, una responsabilità che l’intero Partito democratico con tutta la sua classe dirigente dovranno sentire sulle proprie spalle”.
Mascia insiste rimarcando che quello che è accaduto a Pescara rappresenta una “vergogna” in quanto “una esigua minoranza politica, espressione di partiti ormai distanti anni luce dal territorio e dalle sue esigenze – dice – ha tenuto in ostaggio non la maggioranza di governo, ma una citta’ intera e, con il proprio ostruzionismo, ha impedito l’approvazione di un atto teso esclusivamente a garantire lo sviluppo del nostro territorio nel pieno rispetto delle regole urbanistiche vigenti”.