PESCARA – E pensare che Marco Baroni era stato sull’orlo del baratro in più occasioni e solo un paio di mesi fa. Adesso tutto è cambiato. Il suo Pescara è reduce da tre vittorie consecutive e mister B. è di tutt’altro umore. Lo ha dimostrato nella conferenza stampa odierna, dove, innanzitutto, si è parlato di mercato: “Fornasier lo abbiamo cercato anche in estate. E’ motivato e sta bene e verrà a darci una mano. Ha le potenzialità per fare bene, sarà il campo a dire se potrà essere titolare. Rossi sta bene e non deve essere rodato. Titolare? Non credo. Altri innesti? Abbiamo tempo di valutare, dobbiamo pensare alla Ternana. Se si deve muovere qualcosa deve essere per migliorare, non tanto per fare. Dobbiamo trovare gente congeniale, che arrivi con umiltà e motivazione”.
Poi al mister vengono chiesti chiarimenti su alcuni nomi che sono circolati nei giorni scorsi: “Signori e Casarini? Sono buoni giocatori, ma non voglio parlare di mercato ma della partita – aggiunge Baroni – . Sono molto contento della crescita del gruppo, mi piace una squadra che abbia identità e che esalti le individualità. Pucino nonostante i punti può essere presente e se sta bene ed è convinto sarà titolare, esterno con Zampano. Squadra che vince non si cambia? Abbiamo giocatori in recupero, Brugman è un calciatore straordinario ed è pronto. Come Caprari e Da Silva. Quando un tecnico è in difficoltà e deve fare scelte dolorose è un buon segno. Bjarnason? Sta andando bene, ma lui come la squadra ha margini di miglioramento. Brugman e Memushaj incompatibili nel 4-4-2? No, il calcio è un fatto di equilibrio e disponibilità. Una gara dura 95 minuti, talvolta chi ne gioca solo 20 o 25 è più importante di chi parte subito”.
Baroni sottolinea anche l’importanza della gara di sabato: “Voglio una squadra famelica. La Ternana può metterci in difficoltà. È importante centrare la prestazione con concentrazione e grinta. Mi aspetto una prestazione importante, non possiamo sbagliare e sono contento che i tifosi tornino a sostenerci con forza. Dobbiamo correre forte, una prima risposta c’è stata a Trapani, non per il risultato ma per la prestazione. Questo campionato lascia poco spazio alle riflessioni, si deve guardare di gara in gara. Serie A? Sono per il fare e non per il dire”.