
L’AQUILA – Si torna a parlare delle vicende legate alla Asl 1. Stavolta Gianfranco Giorgi, responsabile Cisl sanità della provincia dell’Aquila, interviene sulla discussione in atto relativa non tanto alla gestione della sanità, quanto al cambio al vertice dei direttori generali delle Asl.
“La diatriba in atto sulla sanità, che vede contrapposte diverse componenti politiche, anche all’interno degli stessi partiti o delle diverse aree geografiche della nostra provincia, rischia di vanificare gli sforzi fatti finora e di frenare il processo di risoluzione di quei problemi, purtroppo ancora tanti, che affliggono la nostra Asl. Sono anni che la Cisl pone all’attenzione pubblica tutte le criticita’ della sanita’ provinciale, a partire da quelle della Marsica e dell’area della Valle Peligna fino alla sanita’ aquilana. Appare strano che solo adesso la politica si accorge di tutte le problematiche denunciate dal sindacato”.
“Bene sta facendo, il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso”, afferma Giorgi, “a procedere ad un’attenta verifica della realta’ sanitaria locale, tanto che nell’ultima visita all’ospedale San Salvatore ha chiesto una relazione tecnica sulle problematiche ancora aperte e sul lavoro svolto finora. Va detto chiaramente, al di la’ di ogni altra considerazione, che al centro della programmazione sanitaria e di tutte le azioni che ne conseguono, deve essere posto sempre il cittadino-utente, con le sue esigenze e necessita’. Troppo spesso, invece, si assiste a diatribe politiche che mirano piu’ a soddisfare le proprie esigenze che quelle dei malati. E’ indubbio che vi sono ancora tanti tasselli da mettere al proprio posto”.
“Per citarne alcuni”, sottolinea Giorgi, “liste di attesa, carenza di posti al San Salvatore, ricostruzione post-terremoto del Delta chirurgico e medico, container a Collemaggio, parcheggi e segnaletica, ricostruzione dell’ospedale di Avezzano e Sulmona, potenziamento della medicina del territorio, solo per citarne alcuni. Tutti punti che stiamo evidenziando da anni: la battaglia del sindacato ha portato a numerosi risultati, ma non a una soluzione definitiva delle tante criticita’, che deve passare attraverso una programmazione congiunta, compatta e condivisa, scevra da interessi politici. Tutti devono concorrere”, conclude Giorgi, “a costruire un percorso di miglioramento della qualita’ dei servizi, dagli operatori sanitari ai medici di base fino ai responsabili delle unita’ operative e della Asl. Auspichiamo che tutte le decisioni che verranno assunte siano dettate dal buon senso e dalla volonta’ di costruire una sanita’ migliore a vantaggio del cittadino”.
E sulla “questione Asl” interviene anche Stefania Pezzopane: “Fanno bene i sindaci di Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro e, naturalmente anche quello dell’Aquila, a reclamare maggiore attenzione sulla sanita’. Evidentemente, se sollevano il problema, vuol dire che il managment della Asl e la giunta Chiodi, non sono stati attenti a salvaguardare gli equilibri territoriali”dice la senatrice.
“Tuttavia – prosegue – il problema posto dai primi cittadini, in alcune recenti dichiarazioni, non e’ attinente alla questione sollevata da me e proposta al presidente della Regione D’Alfonso e all’assessore alla Sanita’ Silvio Paolucci. Non si tratta di tutelare un territorio piuttosto che altri. Non e’ questo, quello che reclamiamo. Il vero nocciolo della questione e’ apportare un cambiamento radicale alla gestione della sanita’, imponendo un’inversione di rotta, a cominciare dai vertici. Non ho nulla di personale – afferma la senatrice – contro il manager Silveri, ma non riesco a comprendere come mai se i cittadini hanno espresso con il voto l’esigenza di cambiamento, scegliendo un nuovo Presidente della Regione, poi non debbano cambiare i vertici della sanita’ o di altre aziende, che sono di diretta emanazione dei vertici politici”.
“Perche’ – si chiede Stefania Pezzopane – i cittadini hanno scelto D’Alfonso, se poi la gestione delle Asl continua ad essere nelle mani di chi ha gestito il passato? E pretende di continuare a gestire il presente e il futuro? Le dimissioni di Silveri dovrebbero essere un fatto naturale. L’ex manager Marzetti si dimise spontaneamente quando s’insedio’ Chiodi. Questo e’ il punto politico di fondo, non c’entra con le prerogative dei territori. Se Silveri non lo fa – prosegue – allora ci appelliamo alla Regione affinche’ dopo il cambio di rotta dei vertici politici, cambino anche gli strumenti con cui la Regione opera, in primis le Asl. Segnali diversi renderebbero inutile la splendida vittoria ottenuta dal centrosinistra in Regione. Ed il centrosinistra quando ‘gattopardeggia’ fa solo guai”, e’ il commento finale della senatrice Pd.
Anche Cialente dice la sua: “Gran parte della credibilità del Governo di Centro Sinistra abruzzese della giunta D’Alfonso si giochera’ sulla riorganizzazione della Sanita’. Non solo per la condizione di “regione canaglia”, dalla quale stiamo uscendo a grande fatica, quanto perche’ la questione centrale delle politiche dell’Europa, patria del welfare, si gioca sulla capacita’ di mantenere i servizi pubblici universalistici assicurandone efficacia ed efficienza. Lo afferma in una nota il sindaco dell’Aquila.
“E’ per questo – ha aggiunto Cialente – che resto colpito dalle discussioni e dagli interventi che vedo susseguirsi in questi giorni sulla sanita’ e, in particolare, alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Addirittura, oggi, i miei colleghi Sindaci del Comitato ristretto, pongono un problema sulle questioni sollevate dal Comitato stesso e focalizzate da me, lamentando una scarsa attenzione rispetto al problema di aprire o meno reparti in alcuni ospedali. E’ vero, al di la’ della battaglia che ho condotto fin dall’inizio del mio mandato per il nuovo ospedale di Sulmona, raramente ho parlato di reparti o primariati. Al contrario, – ha detto sempre Cialente – ho sempre cercato di ragionare sull’organizzazione dei servizi sanitari nell’intero territorio provinciale, al fine di porre al centro dell’interesse l’assistenza al cittadino, sicura e pienamente soddisfacente.