PESCARA – I componenti del commando che ieri ha tentato l’assalto al portavalori dell’Istituto di Vigilanza Aquila di Ortona sono ancora a piede libero. Tra l’altro non è escluso che i banditi possano aver compiuto la sera prima il colpo ad una stazione di servizio di Francavilla al Mare.
Erano probabilmente in quattro o al massimo in cinque. Armati di pistole e kalashnikov e con il volto travisato dai passamontagna, hanno assalito il mezzo blindato lungo l’autostrada A14 tra Pescara sud e Pescara Ovest. All’interno del portavalori, si è appreso in seguito, c’era un milione e mezzo di euro. Il pronto intervento delle forze di Polizia ha costretto alla fuga i malviventi.
In stato di choc le tre guardie di vigilanza, alle quali i malviventi durante l’assalto avevano sottratto le armi e fatte sdraiare a terra con il volto riverso sull’asfalto. Per una delle quali si è reso necessario il ricovero presso l’Ospedale civile di Ortona. Visibilmente turbato anche l’autista del mezzo pesante sopraggiunto poco dopo sul luogo dell’assalto, minacciato con le armi da due componenti della banda e costretto a far mettere di traverso il suo mezzo pesante.
Prima di darsi alla fuga i malviventi hanno esploso alcuni colpi di arma da fuoco contro gli agenti della Polizia Stradale di Pescara Nord che li hanno intercettati durante la fuga. Non si sono registrati feriti. Le indagini proseguono anche in base alle risultanze dei rilievi fatti dagli agenti della polizia scientifica.
Ci potrebbe essere una correlazione tra l’assalto mancato di ieri ed il colpo messo a segno lunedì scorso alla Stazione di rifornimento Gasoline di Francavilla al Mare vicino la circonvallazione. Anche in quell’episodio ad agire sono stati 4 banditi armati. Dopo aver assaltato le casse sono fuggiti con circa 10 mila euro in contanti.