
PESCARA – Sospensione temporanea per due anni del procedimento relativo alla vendita all’asta della casa di Silvio Buttiglione, l’imprenditore “rincorso” da creditori, in particolare da due banche, che ha commosso l’opinione pubblica con la sua proposta di vendere un rene per salvare la sua dimora di Montesilvano. Lo ha deciso il giudice delegato delle esecuzioni immobiliari del Tribunale di Pescara, Tiziana Mataganella.
Il legale dell’imprenditore, l’avvocato Antonello Campanelli, aveva chiesto l’estinzione del procedimento o in alternativa la sospensione, alla luce del deprezzamento dell’immobile, sceso dai 240 mila euro iniziali ai 107 euro dell’ultima asta andata deserta. I legali delle due banche non si sono opposti all’istanza di sospensione. Nei prossimi mesi quindi l’immobile non sara’ messo all’asta e le parti cercheranno di arrivare ad un accordo finalizzato all’estinzione del debito. Qualche settimana fa, grazie all’interessamento di alcuni privati, i difensori di Buttiglione hanno presentato un’offerta di 50 mila euro, che pero’ non e’ stata giudicata congrua dagli istituti di credito.
Per aumentare l’offerta Buttiglione, l’associazione Pescara Punto Zero e il Movimento 5 Stelle, hanno organizzato una raccolta fondi (crowdfunding) utilizzando la piattaforma internet “KAPIPAL”. A tale scopo e’ stato realizzato un appello video disponibile sul canale youtube Pescara Punto Zero https://youtu.be/s5nJpxsFqDs nel quale Silvio racconta la sua storia e chiede a tutti di contribuire alla causa.