PESCARA – Non è andata giù una frase usata su un social network riguardante gli interinali di Attiva: “Parla dei vecchi interinali che vogliono essere stabilizzati senza concorso, immagino. Quasi tutti infilati dal centrodestra’: e’ il post offensivo e gravemente lesivo della dignita’ di 65 ex lavoratori della Attiva, sbattuti fuori dalla societa’ in house, pubblicato su Facebook nel giorno della Festa del Lavoro da uno dei tanti, troppi, segretari-consiglieri del governatore D’Alfonso, un tal Andrea Marconi, ex consigliere comunale Pd, dipendente della Camera di Commercio di Chieti e cooptato, come tanti altri, nelle stanze del presidente”. La denuncia e’ arrivata dal capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri.
Lo stesso ha aggiunto: “Un post volgare, inqualificabile, da parte di chi viene pagato con i soldi dei contribuenti abruzzesi, compresi quelli dei 65 ex interinali di Attiva, che pero’ afferma quella che e’ evidentemente una verita’ e che gia’ sospettavamo: il Pd, che governa Comune e Regione, non risolvera’ il dramma di quelle 65 famiglie degli ex di Attiva perche’, secondo i propri esponenti di partito, quei 65 ex lavoratori sono stati ‘infilati dal centrodestra’, dunque e’ giusto che facciano la fame per strada. Ne prendiamo atto, sappiamo che anche gli ex interinali ne hanno preso atto non appena hanno appreso del post del segretario Marconi, e a questo punto attendiamo che anche il governatore D’Alfonso e il sindaco Alessandrini abbiano il coraggio di ammetterlo pubblicamente. Nel frattempo chiediamo l’immediata revoca dell’incarico attribuito in Regione al dipendente Marconi, evidentemente colto da sentimenti di onnipotenza, che, bonta’ sua, non restera’ comunque disoccupato e tornera’ al proprio impiego nell’ente camerale di Chieti”.
“Si tratta di un episodio di gravita’ inaudita – ha aggiunto Sospiri – che non possiamo sottovalutare ne’ sottacere. Un episodio che colpisce al cuore i 65 ex precari della Attiva, che da 115 giorni stanno portando avanti una protesta pacifica e civilissima sotto le finestre del Comune, 65 lavoratori che, nell’indifferenza del sindaco Alessandrini, il quale usa ormai l’ingresso posteriore del Comune per evitare di incontrarli, stanno semplicemente difendendo il proprio futuro che oggi vedono nero.
Credo – ha quindi commentato il capogruppodi Forza Italia – che il post di Marconi sia grave per una persona nella sua posizione delicata, all’interno della Segreteria del governatore d’Abruzzo D’Alfonso, una posizione a questo punto incompatibile e per questo chiediamo allo stesso presidente l’immediata revoca dell’incarico di Marconi, che magari nel proprio lavoro ritrovera’ la giusta serenita’ e avra’ meno tempo da dedicare a facebook. Se cio’ non accadra’ sara’ inevitabile pensare che il post di Marconi rispecchia l’idea maturata nelle segreterie del presidente e del sindaco Pd: i 65 interinali votano centro-destra dunque non vanno salvati. Ai 65 interinali suggeriamo di adottare tutte le misure, anche giudiziarie, per tutelare la propria dignita’ di lavoratori e di cittadini, e la dignita’ della propria protesta che a questo punto non avra’ soluzioni.
Al presidente D’Alfonso – ha detto infine Sospiri – chiediamo di rispondere delle parole e dell’operato dei suoi segretari, e ovviamente la vicenda non finisce qui, ma la porteremo all’esame del Consiglio regionale e comunale”.
Non tarda ad arrivare la replica del diretto interessato: “Il consigliere regionale Lorenzo Sospiri mi accusa di aver fatto riferimento agli ex interinali di Attiva durante uno scambio di post sulla pagina Facebook della signora Adelina Mandara avvenuto domenica primo maggio. Nulla di piu’ falso: come si puo’ facilmente dedurre leggendo lo scambio di messaggi stavo replicando ad un post nel quale si parlava di ex interinali della Regione. La parola “Attiva” non viene mai menzionata, neanche nel prosieguo della discussione virtuale, tant’e’ che nessuno degli interlocutori vi fa riferimento”. La precisazione arriva dallo stesso Andrea Marconi”.
“E’ imbarazzante – prosegue – dover notare come un post su Facebook venga inteso in maniera completamente fuorviante e lontana dalla realta’ dei fatti. Cosi’ imbarazzante che viene da pensare che dietro questo clamoroso ‘abbaglio’ dal sapore alcolico vi sia una precisa volonta’ di strumentalizzare una vicenda dolorosa per farsi pubblicita’. Mi auguro, infine – conclude Marconi – che la vicenda degli ex interinali di Attiva si risolva presto e positivamente per tutti i lavoratori coinvolti, ai quali vanno la mia solidarieta’ e umana vicinanza per le difficolta’ che stanno attraversando”.