PESCARA – Nuovi sequestri di beni a carico di due famiglie pescaresi. Li ha eseguiti la divisione amministrativa della polizia di Stato e del Nucleo tributario della Guardia di finanza. I sequestri riguardano una villetta situata in via di Sotto (valore 400 mila euro) e due libretti postali (per 120mila euro). La normativa applicata e’ quella antimafia e i beni finiti nel mirino delle forze dell’ordine sono quelli che sarebbero stati acquisiti dai rom con il provento di attività illecite. Oltre ai sequestri, il personale della questura e quello del Comando provinciale della Guardia di finanza di Pescara hanno eseguito anche delle confische, per un valore complessivo di oltre un milione e mezzo di euro.
Le famiglie rom colpite da questi provvedimenti sono quelle degli Spinelli e dei Ciarelli. In particolare, nei confronti di alcuni appartenenti al clan Spinelli sono stati confiscati 5 immobili con aree pertinenziali, a Pescara, e due appezzamenti di terreno nel comune di Capestrano, gia’ sequestrati nel mese di giugno, del valore complessivo di oltre un milione di euro. Nei confronti dei Ciarelli, invece, sono stati sequestrati una villetta, a Pescara, del valore stimabile in 250 mila euro, e due libretti postali con un saldo attivo di oltre 117mila euro.
I componenti delle due famiglie sono quasi tutti gravati da precedenti penali e segnalazioni di polizia per traffico di stupefacenti e reati di tipo predatorio, quasi tutti risultano privi di attivita’ lavorativa lecita e sono ritenuti socialmente pericolosi. I provvedimenti notificati oggi sono stati emessi dal Tribunale di Pescara all’esito di una serie di indagini che hanno evidenziato come molti rom di queste famiglie fossero dediti alla realizzazione di condotte illecite capaci di garantire degli ingiusti e rilevanti profitti patrimoniali.
Le indagini hanno dimostrato la sproporzione del patrimonio mobiliare ed immobiliare di questi rom rispetto alle condizioni economiche degli stessi dal punto di vista dei redditi dichiarati. Dal 2007 ad oggi i provvedimenti eseguiti dalle Forze dell’ordine in questo ambito hanno colpito beni per 33 milioni di euro circa, con 115 misure della sorveglianza speciale in capo ad altrettante persone. Le misure di sorveglianza speciale nell’ambito dell0operazione di oggi, eseguita su disposizione del Tribunale, sono state due.