CITTA’ SANT’ANGELO – La proprietà della Real Aromi di Città Sant’Angelo (del gruppo Illva di Saronno), azienda meglio nota per la produzione dell’Aurum, nei giorni scorci aveva annunciato grossi cambiamenti in vista che riguarderebbero i suoi 25 dipendenti abruzzesi. Cambiamenti drastici che porterebbero anche alla chiusura del sito pescarese. A tal proposito, questa mattina si è svolto un incontro in Provincia, per discutere sulla posizione della proprietà di voler promuovere una riorganizzazione che porterebbe al trasferimento della produzione a Saronno con la conseguente chiusura del sito produttivo.
La Provincia di Pescara e la Regione Abruzzo “intendono fare di tutto per evitare che cio’ avvenga e che i 25 dipendenti restino senza lavoro”, hanno ribadito questa mattina il presidente della Provincia Guerino Testa, l’assessore alle Politiche del lavoro Antonio Martorella e il vice presidente della Regione Abruzzo Alfredo Castiglione. In rappresentanza dell’azienda c’erano la direttrice del personale, Alide Travaglini con l’avvocato Emanuele Agosti, per Confindustria Pasquale Pignetti e Luigi Di Giosaffatte mentre con i lavoratori, che hanno assistito in massa alla riunione, c’erano il segretario provinciale della Cgil Paolo Castellucci e Patrick Guobadia della Flai Cgil.
L’azienda, rispondendo ad una precisa richiesta formulata in precedenza, ha annunciato di non essere intenzionata a vendere il marchio ad imprenditori locali. Non potendo accettare che il sito pescarese, assolutamente in attivo e vitale, venga smantellato, la Provincia di Pescara e la Regione hanno chiesto di conoscere formalmente e per iscritto le motivazioni che spingono l’azienda ad interrompere la produzione in Abruzzo per cui e’ stato fissato un ulteriore incontro che si terra’ il 24 maggio, alle 9.30, sempre nei locali della Provincia. In quella occasione siederanno al tavolo i rappresentanti di Provincia, Regione e azienda. “L’obiettivo delle istituzioni – concludono Testa e Martorella – e’ capire a fondo la questione e attivare tutti gli strumenti possibili per salvare l’unita’ produttiva e gli addetti, considerato che si tratta di un nome di assoluto rilievo nel panorama locale e nazionale fortunatamente non interessato alla crisi. Il nostro territorio va rispettato e con esso i lavoratori”.