L’AQUILA – Saranno un centinaio i sindaci e gli amministratori di Comuni e Province e rappresentanti delle associazioni di categoria d’Abruzzo e Lazio che manifesteranno il 19 settembre a Roma contro il caro pedaggi su A/24 e A/25 e per chiedere la messa in sicurezza delle due autostrade.
Il sit- in si terrà davanti al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a cui è stato chiesto nuovamente il blocco immediato dell’ultimo aumento delle tariffe, disposto dalla società Strada dei Parchi e scattato dallo scorso 1° gennaio, e la creazione di un tavolo istituzionale per trovare una soluzione definitiva alla problematica e affrontare anche la questione della sicurezza sulle autostrade e la loro manutenzione.
Il vice presidente nazionale dell’Anci e sindaco di Chieti Umberto Di Primio, il sindaco di Carsoli Velia Nazzarro, il consigliere provinciale dell’Aquila Alfonsino Scamolla, la consigliera comunale e provinciale di Pescara Leila kechoud e il sindaco di Scoppito e delegato dell’Anci Abruzzo Marco Giusti hanno spiegato, presentando l’iniziativa alla stampa, che “la battaglia continuerà fino a quando il Ministero delle infrastrutture e Trasporti deciderà di dare un concreto riscontro alle richieste degli amministratori che rappresentano migliaia di cittadini costretti a subire un “salasso” oramai insostenibile ed incompatibile con le numerose problematiche che i loro territori, da anni, sono costretti ad affrontare.
L’iniziativa è stata organizzata dagli amministratori abruzzesi e laziali per protestare contro l’ingiustificato aumento dei pedaggi autostradali e chiedere nuovamente al ministro Danilo Toninelli il blocco di tale provvedimento e l’accesso agli atti, finora negato da Strada dei Parchi tanto che ci siamo rivolti ad un legale.
Dopo l’incontro a Carsoli dello scorso 6 agosto, preso atto del mancato rispetto degli impegni inizialmente assunti dal MIT con la delegazione ricevuta il 5 luglio, confermiamo la protesta a cui abbiamo invitato a partecipare i cittadini, i parlamentari e i consiglieri regionali e provinciali di Lazio e Abruzzo, tutte le associazioni interessate e le organizzazioni sindacali. Dopo i presidi già organizzati presso tutti i caselli della A24/A25 ce ne saranno altri”.