L’AQUILA – Gianni Melilla ha presentato una interrogazione ai ministri delle Infrastrutture e Trasporti e dell’Economia e Finanze nella quale chiede “se non ritengano necessario porre in atto una moratoria triennale o, almeno, quinquennale, che blocchi le richieste di aumento dei pedaggi autostradali e, per quanto riguarda gli aumenti gia’ in essere, valutare l’introduzione di meccanismi compensativi che sterilizzino gli aumenti intervenuti per il 2016 per coloro che utilizzano i tratti dell’A24 e dell’A25 per motivi professionali (autotrasportatori, pendolari, etc.)”.
Per le due tratte autostradali abruzzesi l’aumento e’ stato pari al 3,45% corrispondente ad una maggiorazione, rispetto alla media nazionale, del 2,59 per cento a fronte di un aumento riconosciuto ad Autostrade per l’Italia pari all’1,09 per cento.
Il deputato abruzzese ricorda che “l’aumento concesso a Strada dei Parchi S.p.A. e’, in ordine di aumenti, secondo solo a quello concesso a SATAP Tronco A4 S.p.A. gestore della Milano-Torino, pari al 6,50 per cento, mentre la gran parte delle altre concessionarie italiane (20 su 27) non hanno subito aumenti.
Il ministero dei Trasporti ha comunicato che per la Societa’ Strada dei Parchi l’incremento deriva dalla necessita’ di riconoscimento della spesa per l’adeguamento della tratta Roma-Lunghezza (pari a chilometri 7,2 a fronte di un totale di 281,4 chilometri in concessione) e per il recupero di compressioni tariffarie operate negli anni precedenti, necessarie ad escludere incrementi eccessivi futuri.
Nell’arco temporale 2009-2015 gli aumenti di Strada dei parchi – evidenzia Melilla nella sua interrogazione – sono stati pari al 39,43 per cento, a fronte di un aumento dell’inflazione del 9,00 per cento (fonte ‘Relazione relativa alla Vigilanza sulle Concessioni Autostradali per l’anno 2014′ – Ministero dei trasporti) a cui si va ad aggiungere l’ulteriore 3,45 per cento del 2016, arrivando cosi’ ad una percentuale del 42,88 per cento.
Sulla tratta Roma-L’Aquila il costo del pedaggio e’ aumentato complessivamente del 187 per cento negli ultimi 13 anni, tanto da costare piu’ del gasolio (fonte ‘il Tempo’ del 2 gennaio 2016)”.
Il deputato sottolinea, inoltre, che secondo la ‘Relazione relativa alla Vigilanza sulle Concessioni Autostradali per l’anno 2014’ del Ministero dei trasporti al 2014 Strada dei Parchi, rispetto ad altre infrastrutture autostradali in concessione, da un punto di vista ambientale risulta non aver prodotto affatto energia da impianti fotovoltaici, diversamente da quanto avviene con Autostrada del Brennero, Autostrada dei Fiori, Autocamionale della Cisa, Autostrada Torino-Savona, con notevoli risparmi sulle emissioni di CO2; sempre secondo la ‘Relazione relativa alla Vigilanza sulle Concessioni Autostradali per l’anno 2014′ del Ministero dei Trasporti, da un punto di vista della certificazione di qualita’ Strada dei Parchi nel 2014 non ne risultava averne conseguito alcuna”.
Pertanto Melilla ha chiesto infine al minisetro dei Trasporti “se non ritenga di dover sollecitare Strada dei Parchi ai fini del raggiungimento di standard qualitativi, di sicurezza e di salvaguardia dell’ambiente almeno pari ad altri concessionari di tratti autostradali montani; inoltre, per quanto riguarda i servizi, sarebbe auspicabile che nelle aree di rifornimento di carburante fosse presente anche il gas metano”.