L’AQUILA – I lavori per la messa in sicurezza antisismica delle autostrade A24 e A25 sta pocedendo speditamente. Ora però bisogna garantire che ci siano i finanziamenti necessari per completare il lavoro. La battaglia per garantire i fondi sta andando avanti. A dirlo è la senatrice del Partito democratico Stefania Pezzopane, che già nei giorni scorsi ha presentato un emendamento al cosiddetto decreto fiscale che dovrebbe essere approvato dal Senato in settimana, in cui si chiede di superare la rigidità della Ragioneria dello Stato ripresentando una proposta approvata già nei mesi scorsi in Parlamento: e cioè quella di sospendere il pagamento delle rate Anas che il concessionario deve annualmente garantire come prezzo della concessione autostradale.
Una via che sta comunque incontrando le resistenze della Ragioneria, sempre molto avara quando si tratta di allentare le maglie delle casse statali. “Si tratta di interventi di estrema urgenza – sottolinea Pezzopane – perché il terremoto non è prevedibile e non sappiamo quando arriveranno altre scosse”. Fatto sta che dopo quasi nove anni dal terremoto del 2009 i lavori di messa in sicurezza non possono più essere posticipati, anche perché i danni ci sono stati e sono importanti e la rete autostradale è stata attraversata da fibrillazioni sismiche che potrebbero averla indebolita.
La battaglia, dunque, garantisce la senatrice Dem, continuerà anche oltre il decreto fiscale. Il problema, ricorda Pezzopane, nasce dal fatto che la Società Autostrada dei Parchi è privata e in base alla convenzione deve occuparsi della manutenzione sia ordinaria che straordinaria: a questo si appigliano i tecnici del ministero dello Sviluppo economico, mentre un evento sismico è imprevedibile, va al di là del concetto di manutenzione, e all’Aquila e nel centro Italia si è presentato più volte nel tempo. Altro aspetto importante su cui si sta cercando di lavorare in Parlamento, è quello delle tariffe: “L’operazione di messa in sicurezza non deve anadare a pesare sulle tasche dei contribuenti, non deve ricadere sui pedaggi, che per la A24 e A25 sono fra i più cari d’Italia”, sottolinea Pezzopane. Insomma, un coacervo di problemi, su cui è cominciato un serrato confronto con il Governo e con i ministri competenti. Un primo passo è stato ottenuto già nei mesi scorsi con le risorse allocate e destinate alla messa in sicurezza- i 250 milioni di euro – adesso si deve fare in modo di ottenere le anticipazioni di cassa. Come auspica anche l’amministratore delegato di Strada dei Parchi, Cesare Ramadori, che chiede l’intervento del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio per evitare il blocco dei cantieri.