CAMPLI – Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni torna nel cratere abruzzese. Stamani il premier è dalle 9,30 nel cantiere di Open Fiber, accompagnato dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso. Con lui le autorità locali e i vertici di Open Fiber, Franco Bassanini e Tommaso Pompei. Dopo una breve illustrazione del progetto, l’inaugurazione del cantiere e il trasferimento nella tensostruttura in piazza Vittorio Emanuele.
“Nelle aree del terremoto – ha detto il premier – dobbiamo fare fronte all’emergenza, ripristinare l’antico facendo tornare alla loro bellezza i borghi con il loro patrimonio e le loro ricchezze e la loro unicità, ma questo lavoro lo si fa anche scommettendo e investendo sul futuro”.
“Guardiamo al domani – ha proseguito Gentiloni – per fare forti le aree colpite dal terremoto. Io ci tenevo molto al fatto che questa simbolica inaugurazione avvenisse in uno dei comuni del cratere, ma il progetto va oltre le zone colpite dal terremoto, ha un valore strategico per la nostra economia. La capacità di connessione, l’ampiezza di connessione, la sicurezza della connessione sono e saranno il sistema nervoso della nostra economia. La connessione dell’Italia con la banda ultralarga “non sarà una sfida facile, a cominciare dalla difficoltà dei percorsi autorizzativi: quindi dobbiamo fare squadra, dai condomini ai sindaci, dalle comunità locali alle imprese, al Parlamento, perché è una grande operazione di modernizzazione che deve essere incoraggiata, coltivata, accudita e resa possibile”.
“Troppe volte – ha proseguito il premier – l’Italia rallenta sui progetti straordinari, perché ci si incaglia in difficoltà burocratiche. Quindi occhio, questo progetto che il governo e le regioni considerano strategico va seguito passo passo. Dobbiamo abituarci e forse sbrigarci ad abituarci – ha detto Gentiloni – all’idea che la connessione veloce e sicura alla rete in banda ultralarga è non un obiettivo, ma una condizione del vivere contemporaneo, come lo è stato nel secolo scorso per il collegamento stradale, l’acqua e il gas. Il servizio è un servizio universale e ci aiuterà a rendere i cittadini italiani tra loro più uguali, come lo è stato per tutti i servizi universali in Italia nel secolo scorso, lo stesso farà la fibra e la banda larga”. A questo proposito, Gentiloni ha sottolineato che “Enel e Cdp (le società a cui fa capo Open Fiber, ndr) hanno svolto un ruolo di azionisti fondamentale, senza il quale sarebbe stato difficile portare avanti questo impegno straordinario”. Quindi, ha proseguito, “onore al merito di Open Fiber per quello che ha impostato e che sta cominciando a fare e che farà nei prossimi 36 mesi”.
Il premier ha quindi commentato i dati sul Pil rilasciati oggi dall’Istat: “La capacità di connessione, l’ampiezza di connessione, la sicurezza della connessione – ha sottolineato – sono e saranno il sistema nervoso della nostra economia. Ne ha bisogno un’economia che finalmente sta riprendendo la sua crescita e mi fa piacere condividere con voi la soddisfazione del governo per i dati resi noti dall’Istat e parlando di una crescita tendenziale all’1,8%”, quando invece “solo sei mesi fa le previsioni erano dello 0,8%”.
La banda larga e ultralarga fanno parte di un progetto che interessa tutti i 305 Comuni dell’Abruzzo, con una spesa complessiva di 133 milioni di euro che la Regione attingerà da diversi canali, europei e nazionali del CIPE. I chilometri di infrastruttura per la banda ultra larga già realizzati sono 740, mentre altri 344 sono ancora in fase di realizzazione, e 128 quelli pianificati. Entro il 2020 la Regione si è fissata l’obiettivo della copertura internet del 100% del territorio, con una velocità di 30 megabit al secondo, e nel 50% del territorio, a 100 megabit al secondo. Assegnata ad Infratel la mappatura e l’aggiornamento della rete. Le aree con priorità sono quelle interne, e in particolare proprio i centri che rientrano nel cratere sismico.
A metà 2018 Open Fiber avrà 500 cantieri aperti per la posa della rete in fibra nelle aree bianche, vale a dire quelle a fallimento di mercato dove si è aggiudicata entrambi i bandi Infratel aggiudicati finora. E’ la tabella di marcia emersa in occasione dell’inaugurazione del cantiere di Campli. L’obiettivo è quello di cablare 9,3 milioni di unità immobiliari in 36 mesi con un investimento di 2,65 miliardi di euro. Si tratta di un piano che coinvolge 6.753 comuni, 90 province e 17 regioni, dove la burocrazia avrà il suo peso, visto che andranno richieste circa 50mila autorizzazioni per l’ottenimento dei permessi dagli enti pubblici coinvolti. Per quanto riguarda invece le aree A e B, a fine 2017 si conteranno cantieri in 50 città, per arrivare a 271 città coperte e 9,5 milioni di unità immobiliari cablate al 2022.
A Campli il progetto, che copre 36 frazioni comunali, prevede la posa di fibra per circa 60 km di tracciati. Di questi, circa 16,4 km saranno installati sfruttando infrastrutture già esistenti; 22,7 km utilizzando le condutture in essere per l’illuminazione pubblica; 2,9 km saranno posati lungo le facciate degli edifici. La parte di scavo vero e proprio, quindi, comprenderà circa 4,4 km di tracciato in parte con la tecnica no-dig (perforazione orizzontale guidata elettricamente, quindi senza scavo tradizionale).