PESCARA – Il Pescara si è presentato al cospetto del Benevento probabilmente troppo remissivo. Una squadra che comunque ha giocato la sua partita, ma probabilmente occorreva osare di più. In ogni caso i padroni di casa hanno meritato la vittoria, e questo deve far riflettere Pillon e i suoi ragazzi.
Se quello del “Vigorito” era considerato, a ragione, un esame di maturità, il Delfino ha fallito. Brutto ko, sì maturato a pochi metri dal traguardo ma senza dare mai, se non per pochi minuti nel corso della ripresa, la sensazione di potersela giocare a viso aperto. Anzi, una volta raggiunto il pareggio, di nuovo tutti dietro nella speranza, vana, di farla franca.
A far discutere la scelta conservativa di passare a 20′ dall’epilogo alla difesa a 5, non proprio una novità, con l’ingresso di Campagnaro in luogo di Monachello. La squadra, sempre bassa, si è chiusa ancora di più a riccio. Inevitabile la contromossa di Bucchi che ha innervato l’attacco inserendo Asencio al posto di Bandinelli. Dieci minuti finali di assedio e la fatale disattenzione di Gravillon che, sul corner calciato da Viola, ha perso la marcatura di Volta libero di staccare e di infilare di testa Fiorillo all’altezza dell’area piccola.
In generale, è mancato l’atteggiamento giusto ma è venuta meno anche la qualità di gioco specie nel primo tempo. Marras questa volta avulso dal contesto. Ma non ha, e lo si sapeva, la qualità del vero trequartista. Ha altre, pur preziose, caratteristiche. Mancuso e Monachello abbandonati da subito al loro triste destino. Senza rifornimenti sarebbe dura per tutti.
In sostanza il Pescara è andato male in tutti gli scontri diretti: in trasferta era già accaduto contro Palermo ( 3 – 0 ), Perugia ( 2 – 1 ), Verona ( 3 – 1 ). All’Adriatico, nella gare contro Cittadella ( 0 – 1 ) e Brescia ( 1 – 5 ). Era andata di lusso, invece, dopo un gran primo tempo, col Lecce ridotto, però nella ripresa in 9 ( espulsi Calderoni e Meccariello ), grazie ai due gioielli di Del Sole schierato nei minuti finali. Finora, fuori casa, l’unico vero lampo al “Picco” di La Spezia il 19 ottobre ( 1 – 3 ) in quella che rimane la migliore prestazione dei biancazzurri nelle sfide d’alta classifica. Saranno proprio i liguri i prossimi rivali del Pescara. Domenica il banco di prova.