PESCARA – Preoccupa il quarto ko interno della stagione. Alla base c’è stato un discreto primo tempo, ma non è sufficiente. Nella ripresa, almeno in avvio, meglio il Cittadella. Anche in questo caso, però, il Pescara ha trovato il modo di rendersi pericoloso con Bocic e l’ex Drudi. Quindi la mancata espulsione di D’Urso e l’ingenuo fallo da rigore su Diaw ad opera di Elizalde subentrato all’infortunato Del Grosso.
In difesa non c’erano tutti gli uomini: tante le assenze. Solo tre centrali di cui uno ko, ovvero Scognamiglio. Del Grosso è stato adattato. Elizalde rientrato dal prestito di Catanzaro dove, di fatto, non è stato mai impiegato. Insomma qualche scelta di Legrottaglie non ha convinto.
Male Bettella e Memushaj, bene Zappa, miglior “attaccante”. Anomalia evidente a conferma, appunto, delle scelte errate fatte a gennaio. Bocic troppo acerbo e comunque più utile da esterno per “strappare” in campo aperto. La partenza di Machin, pesantissima, ha influito sul rendimento di Galano in chiara flessione da tre partite. Si spera in Bojinov. L’amara constatazione: davanti, in questo momento, tutte le altre di B hanno molto di più.
Ed ora tre trasferte, per inciso piuttosto complicate, nelle prossime 4 gare : Crotone, Spezia e Benevento. In mezzo l’Ascoli all’Adriatico. Il momento non è dei più semplici. Il campo dirà la sua.