
SANT’OMERO – Per la piccola, appena venuta alla luce, non c’è stato più nulla da fare. Adesso sarà l’inchiesta a chiarire il tutto. Le prime risposte dovranno arrivare dall’autopsia disposta dal pm Luca Sciarretta e già eseguita da Pantaleo Greco dell’università di Foggia. Saranno i risultati dell’esame a mettere i primi punti fermi attesi dal magistrato per dare una direzione precisa ad un’indagine in cui al momento non si esclude nulla: dall’ipotesi di una malformazione congenita a quella di una eventuale responsabilità medica.
Per ora nel fascicolo degli indagati ci sono tre medici iscritti con l’accusa di omicidio colposo: per loro (assistiti dagli avvocati Gennaro Cozzolino del foro di Teramo, Silvio Marozzi di quello di Ascoli e Emanuele Chiarinelli di quello di Rieti) si tratta un atto dovuto in presenza di un esame irripetibile come quello dell’autopsia, un atto necessario per consentire a tutti di nominare dei propri consulenti per partecipare all’esame autoptico. Un esame i cui risultati dovranno accertare anche se la bambina sia nata morta o sia deceduta subito dopo la nascita. L’inchiesta della procura è scattata dopo l’esposto presentato dai genitori della piccola nata giovedì all’ospedale di Sant’Omero con parto naturale al termine della gravidanza regolare di una giovane donna. Nell’ambito dell’indagine il magistrato ha disposto l’acquisizione della cartella clinica per ricostruire gli esami e gli accertamenti fatti.
I genitori hanno raccontato che durante la gravidanza non c’è stato nessun problema e che tutti gli esami svolti hanno evidenziato il buono stato di salute della piccola. Nulla, insomma, che facesse prevedere un epilogo così drammatico. I familiari hanno immediatamente presentato un esposto per chiedere che si faccia chiarezza sui perché della morte della loro bambina.