PESCARA – La settimana scorsa i tre centri. Ora i sigilli sono scattati per tutti i centri cottura che servono le mense scolastiche di Pescara frequentate dai bimbi che hanno accusato i malori, nell’ambito delle indagini sulla vicenda degli oltre 200 bambini finiti in ospedale con sintomi gastrointestinali.
La Asl e i Carabinieri del Nas hanno sottoposto a vincolo sanitario anche altri quattro centri cottura, cioè quelli che servono tutte le altre scuole. Si tratta di strutture che inizialmente non erano state sequestrate e che ora sono state sottoposte a vincolo per ampliare il raggio degli accertamenti nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Pescara. Intanto i militari del Nas e la Asl, a margine dell’indagine epidemiologica disposta dall’azienda sanitaria, hanno ascoltato circa 120 persone tra genitori dei bimbi finiti in ospedale e personale delle scuole, per tracciare ulteriori dettagli investigativi.
Insieme agli oltre 200 bambini, sono una quindicina gli adulti che hanno presentato sintomi analoghi. Si attende, inoltre, l’esito definitivo degli accertamenti in corso all’Istituto Zooprofilattico sui campioni di cibo e sul materiale prelevato nelle mense e nei centri cottura. La causa dei malori sarebbe il batterio Campylobacter: si lavora per risalire all’origine dell’infezione. Quattro gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura; sono tutti rappresentanti delle due ditte che, in Ati, gestiscono il servizio di refezione scolastica. I reati ipotizzati sono adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive, di natura colposa, e lesioni colpose.