L’AQUILA – La legge antisindaci stra stravolgrndo gli assetti di molti comuni abruzzesi. Scampato pericolo al Comune dell’Aquila, indicato tra i papabili ad andare a nuove elezioni causa dimissioni del sindaco Biondi. Ma niente di tutto ciò: il primo cittadino non sarà candidato alle prossime Regionali.
Lo stop sarebbe arrivato dalla leader nazionale di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Quindi non sarà lui il candidato del centrodestra allo scranno di presidente della Regione per il centrodestra. Al vertice che si è tenuto a Roma martedì scorso ha preso parte lo stesso Biondi insieme al vicesindaco forzista Guido Quintino Liris.
Sarebbe stata proprio Meloni a scegliere la strada di Biondi, che dovrà restare alla guida della città dell’Aquila. In un post pubblicato sul suo profilo Facebook, Biondi ringrazia “Giorgia Meloni per l’opportunità” e, spiega che la scelta è sua: poco tempo per lasciare la città senza guida su due piedi perché, ribadisce il sindaco, “non sono attaccato alle poltrone”.
Le dichiarazioni di Biondi pubblicate sui social scatenano però la reazione del Partito democratico in Consiglio comunale. Il segretario Stefano Albano e il capogruppo Stefano Palumbo scrivono: “Quello di Biondi è l’ennesimo tentativo di cambiare la realtà a suo piacimento, provando, addirittura, a uscire da eroe da una situazione che lo ha visto invece triste protagonista. Vorrebbe far credere alla città che è stato lui a rinunciare all’opportunità offertagli dalla Meloni, dopo aver fatto carte false e più di un pellegrinaggio tra i tavoli nazionali e regionali, tra Pescara e Roma, per mendicare la candidatura a presidente di Regione, mettendo in imbarazzo il suo stesso partito e ricevendo veti di ogni tipo da tutto il centrodestra”.