TERAMO – Sul “blocco” delle assegnazioni degli alloggi invenduti, di nuova costruzione, da assegnare agli sfollati interviene il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto secondo cui l’ATER sarebbe tenuta a pagare l’IRES. Si tratta delle abitazioni da assegnare agli sfollati per il sisma, che ne hanno fatto domanda in quanto i loro alloggi hanno subito una inagibilità di tipo E/F.
Il 22 agosto, il Comune di Teramo ha pubblicato la graduatoria, in relazione all’elenco fornito dalla Protezione Civile e dal quel momento -spiega il sindaco- è in attesa di capire quando verranno assegnate tali abitazioni.
In una prima fase, e seguendo il modus operandi della Regione Marche, il Decreto SMEA, aveva incaricato l’Ater di Teramo di avviare tutte le procedure di acquisto immobili nei Comuni di Teramo, Montorio, Atri, Ancarano e Castellalto per un importo complessivo di 13 milioni di euro. Il 16 settembre 2019, mediante il CdA, l’Ater ha deliberato una presa d’atto con la quale acquisiva nelle casse dell’Ente il suddetto importo per l’acquisto degli alloggi. Successivamente, l’Ater comunicava alla Protezione Civile della Regione Abruzzo che, per propria natura giuridica – vale a dire ente pubblico economico – acquistando gli alloggi, si sarebbe dovuta accollare anche la somma per il pagamento dell’Ires per un importo che sul totale degli acquisti incide per milioni di euro; tale problematica non ha invece interessato l’Erap Marche, in quanto ente pubblico non economico. A questo punto, di concerto con gli Enti interessati, vengono restituite le somme pari a 13 milioni di euro alla Protezione Civile che, salvo la positività di interpello alla Agenzia delle Entrate che esonera l’Ater dal pagamento dell’Ires, dovrà provvedere agli acquisti.
“Tengo particolarmente a fornire le giuste informazioni in merito agli alloggi” precisa D’Alberto, “perché è assolutamente necessario che le persone beneficiarie dell’alloggio si possano organizzare al meglio e soprattutto con i tempi necessari, perché le stesse attualmente sono ospitate in strutture ricettive o in affitto con il Contributo di Autonoma Sistemazione. Affinché le stesse possano organizzarsi al meglio, dovendo disdire i relativi contratti di affitto, è importante che anche noi, come amministrazione comunale, otteniamo tutte le informazioni relative alle tempistiche, che ci consentiranno poi di andare avanti con le ulteriori assegnazioni degli alloggi, che risultano essere superiori alle domande pervenute”.