BUSSI SUL TIRINO – Ulteriori novità sugli ormai noti “veleni” della Val Pescara. Ora ci sarebbe addirittura la revoca dell’aggiudicazione” della gara da 45 milioni di euro per la bonifica delle discariche 2A e 2B vinta dall’ATI Dec-Deme. O almeno sarebbe questa la proposta del Ministero dell’Ambiente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Economia, in una lettera documentata dal Forum H2O.
La gara era stata aggiudicata nel febbraio 2018: a quel punto, secondo la legge, è scattato il termine di 60 giorni per la stipula del contratto. Ad oggi non solo tale sottoscrizione non sarebbe avvenuta, nonostante le diffide del Comune di Bussi, ma si sarebbe scoperto che il Ministero proporebbe addirittura di annullare l’intera operazione rischiando di far perdere le uniche somme già disponibili per la bonifica, stanziate con una legge del Parlamento.
Nella lettera inviata si sostiene che il Responsabile Unico del Procedimento, l’Ing. Bentivoglio del Provveditorato alle Opere Pubbliche, avrebbe “lasciate inevase le plurime richieste di trasmissione di tutta la documentazione di gara agli atti del Ministero”.
La dirigente rivela altresì che il Ministero avrebbe omesso di trasmettere entro giugno 2018 la relazione sulle attività commissariali svolte alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, cosa che avrebbe di fatto bloccato, in assenza di una proroga, la possibilità di accedere ai fondi della contabilità speciale. A scusante si sostiene che la precedente dirigente D’Aprile si è dimessa a febbraio 2018.
“La gara, secondo il Ministero, dovrebbe essere annullata perché, oltre a questi incredibili problemi operativi e amministrativi – scrive il Forum H2O nel frattempo la Provincia a giugno 2018 ha individuato in Edison il responsabile della contaminazione per le discariche 2A e 2B e, quindi, della messa in sicurezza e della bonifica.Peccato che Edison abbia fatto ricorso al TAR e che da parte di questa società per non vi sia neanche uno straccio di progetto di intervento perché, appunto, ritengono di non essere responsabili. Ovviamente si prevede un lungo contenzioso, con ogni probabilità anche davanti al Consiglio di Stato.A questo punto noi facciamo la seguente considerazione, che ci pare logica: visto che in ogni caso l’intervento pubblico sarebbe fatto in danno al responsabile, se Edison perde il ricorso si vedrà addossare le spese di intervento e lo Stato riprenderà ogni denaro anticipato; se, invece, lo vince non dovrà nulla ma almeno nel frattempo avremmo ottenuto almeno la bonifica. Ci vuole tanto?”