ROMA – Alla fine niente allargamento del bonus fiscale alle famiglie monoreddito con figli. Almeno per il momento. L’accordo raggiunto nella maggioranza prevede, infatti, di rinviare l’intervento alla legge di stabilità. Nel decreto Irpef sarà specificato che in quella sede si dovrà prestare particolare attenzione ai carichi familiari. La decisione è stata formalizzata dalle commissioni Finanze e Bilancio del Senato, riunite per terminare l’esame del decreto che è atteso in aula in mattinata. Nel testo verrà inserita una norma di indirizzo che rinvia gli interventi per le famiglie numerose monoreddito alla legge di stabilità.
L’emendamento inserisce la novità nell’articolo 1 relativo al bonus Irpef e prevede che nell’intervento normativo strutturale che sarà da attuare con la legge di Stabilità per il 2015 «saranno prioritariamente previsti interventi di natura fiscale che privilegino, con misure appropriate, il carico di famiglia e, in particolare, le famiglie monoreddito con almeno due o più figli a carico». Le Commissioni, che sono ora tornate a riunirsi, dovranno approvare l’articolo 1 del provvedimento, sul bonus Irpef, l’articolo 2 sull’Irap, a cui non dovrebbero essere apportate modifiche.
Ma un duro attacco all’Irpef arriva dal rapporto 2014 sulla finanza pubblica della Corte dei Conti: la tassa presenta ormai dei limiti specifici e andrebbe riformata per garantire una effettiva progressività e redistribuzione dell’imposta. Il bonus di 80 euro di Renzi viene poi definito «un surrogato». Nel particolare si legge nel rapporto: «Politiche redistributive basate sulle detrazioni di imposta così come scelte selettive rientranti nell’ambito proprio e naturale della funzione dell’Irpef, affidate a strumenti `surrogati´ (prelievi di solidarietà, bonus, tagli retributivi) sono all’origine di un sistematico svuotamento della base imponibile dell’Irpef finendo per intaccare la portata e l’efficacia redistributiva dell’imposta».
Sulla Tasi, ivece, c’è il via libera da parte delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato al rinvio del pagamento al 16 ottobre nei Comuni che non hanno ancora deliberato l’aliquota, solo per il 2014. Le delibere devono essere pubblicate entro il 18 settembre e i comuni devono a inviare le deliberazioni, esclusivamente in via telematica, entro il 10 settembre.