MILANO – Piazza Affari in altalena ha provato un paio di volte il rimbalzo durante la seduta e poi è definitivamente decollata con le parole del presidente della Bce Draghi che ha preannunciato nuove misure espansive: l’indice Ftse Mib chiude la seduta al 4,2%. Centrano il recupero Mps con un con un balzo del 43,15% e Carige +32,03%. Al difuori del comparto bancario, Saipem perde il 6% in vista dell’aumento di capitale.
Anche i mercati asiatici hanno provato il rimbalzo ma la chiusura di Tokyo è stata negativa (-2,43%). Per l’indice Nikkei i 16.017,26 punti rappresentano il minimo di 15 mesi. Peggio ancora fa Shenzhen (-4,01%). In rosso anche Shanghai (-3,23%) e Hong Kong (-1,36%). Da segnalare in Oriente l’eccezione della Borsa australiana: a Sydney l’indice Asx fa +0,46%. Il prezzo del petrolio ha ripreso a scendere sia a New York sia a Londra.
La Banca centrale della Cina annuncia di avere iniettato nel sistema 400 miliardi di yuan, circa 61 miliardi di dollari. In q uesto mese Pechino a immesso liquidità per tre settimane di fila superando i mille miliardi di yuan. Effetto Draghi anche sullo spread fra Btp e Bund che è precipitato da 118 a 99 punti base.
Da segnalare che la Consob ha vietato per oggi le vendite allo scoperto sul titolo Banco Popolare. Lo scopo è limitarne la volatilità. Il divieto riguarda le vendite allo scoperto assistite dalla disponibilità dei titoli. Con questo viene estesa e rafforzata la portata del divieto di vendite allo scoperto nude, già in vigore per tutti i titoli azionari dal primo novembre 2012 in virtù del Regolamento comunitario in materia di “short selling”.