BRUXELLES – Due forti esplosioni all’aeroporto principale di Bruxelles, almeno una causata da un kamikaze. Poco prima delle otto, nella tranquilla confusione della settimana che prelude alle vacanze pasquali, lo scalo di Zaventem di Bruxelles si è trasformato in un inferno. Poco dopo c’è stata un’altra espl osione in metropolitana tra le stazioni di Maelbeek e Schumann, vicino alle istituzioni europee. Il bilancio, ancora provvisorio, è drammatico: secondo le autorità ci sarebbero almeno 34 morti (14 all’aeroporto e 20 al metrò) e circa 200 feriti tra cui tre italiani. Alcuni testimoni hanno raccontato che prima delle detonazioni all’aeroporto ci sarebbero state «raffiche di mitra e urla in arabo». L’Isis ha rivendicato l’attentato.
Gli attentati contro «aeroporti e stazioni ferroviarie» di oggi «sono stati pianificati due mesi fa a Raqqa, in Siria»: lo riferiscono fonti dell’intelligence di Baghdad, precisando che Bruxelles «non era indicata tra gli obiettivi» iniziali e che la capitale belga è finita nel mirino dei terroristi «a causa dell’arresto di Salah Abdeslam». L’intelligence irachena afferma anche che «ci sono altri tre attentatori suicidi» pronti a colpire e che «compiranno un altro attacco», senza precisare i possibili obiettivi.
Il Site conferma l’autenticità della rivendicazione Isis degli attacchi a Bruxelles: il Belgio è stato colpito «per la sua partecipazione alla coalizione internazionale» contro lo Stato islamico. Il testo della rivendicazione dell’Isis:
«Combattenti dello Stato islamico hanno condotto martedì una serie di attacchi con cinture esplosive e bombe mirati agli aeroporti e alle principali stazioni nella città di Bruxelles, Belgio, come ritorsione alla partecipazione agli attacchi della coalizione internazionale contro centri dello Stato islamico. I combattenti hanno aperto il fuoco all’interno dell’aeroporto Zaventen prima di far esplodere numerose cinture esplosive, mentre un combattente suicida ha fatto detonare la sua cintura esplosiva alla stazione del metrò Malbec. Gli attacchi hanno ucciso e ferito più 230 persone».
La polizia belga ha diffuso una foto dei tre presunti attentatori all’aeroporto di Zaventem. Due sono vestiti in abiti scuri e secondo gli inquirenti potrebbero essere morti nell’attentato, mentre il terzo – riferisce la tv pubblica belga – con una giacca chiara e un cappello è tuttora ricercato. L’immagine è stata pubblicata per prima dal giornale La Dernière Heure. Nella foto, si vede che i due presunti terroristi indossano un guanto in una mano: secondo le fonti del giornale belga nel guanto sarebbe nascosto l’innesco per le cinture esplosive.
Ci sarebbero anche dei feriti italiani negli attacchi di Bruxelles. Lo riferiscono fonti della Farnesina. «Secondo le nostre informazioni sono tre, è nessuno è nell’elenco dei feriti gravi», ha detto l’ambasciatore italiano a Bruxelles, Vincenzo Grassi, durante una conferenza stampa a Bruxelles.
È in corso l’evacuazione della gare du Nord, la stazione ferroviaria di Parigi dalla quale partono normalmente i treni diretti a Bruxelles. L’ordine di evacuazione – ma la stazione sta lavorando oggi a scartamento ridotto visto che in direzione del Belgio i treni sono bloccati – è stato impartito dopo il ritrovamento di un involucro sospetto.
Ci sono state anche tre esplosioni nelle stazioni della metropolitana di Schumann e Maelbeek, in pieno centro di Bruxelles a pochi passi dalle istituzioni dell’Unione. Almeno 20 sarebbero i morti a Maelbeek e 55 i feriti. Ancora non chiara la situazione delle altre due stazioni della metropolitana colpite, ma secondo alcuni testimoni a Arts Loi e Schumann non ci sarebbero state esplosioni. Intanto le autorità hanno ordinato il blocco della metropolitana in tutta la città.