PESCARA – Dopo la sconfitta di misura allo Juventus Stadium di Torino si torna a lavoro in casa Pescara. Bucchi parla di salvezza ancora possibile, anche se il mister si rende conto che le speranze sono ormai ridotte al lumicino. Il tecnico dà alla squadra un 5% di probabilità di centrare l’obiettivo. Si dice comunque contento della prova dei suoi ragazzi soprattutto a livello caratteriale. “Siamo stati quasi perfetti ed abbiamo chiuso in maniera dignitosa ed orgogliosa la partita, non preoccupandoci di subire il terzo gol ma cercando il secondo gol. Ho visto molto coraggio ed era quello che cercavo. L’episodio del rigore ed espulsione? C’erano entrambi quindi non ne parlo”.
“Potevamo essere più attenti sulla punizione visto che la Juve non è nuova a schemi – prosegue Bucchi – così come potevamo essere meno ingenui. Ora guardiamo al Siena, bisogna vincere a tutti i costi loro sono una squadra molto abile nelle ripartenze e noi dovremo essere bravi a chiudere ogni varco e ripartire in contropiede. Interviene poi sull’aspetto psicologico: “È sicuramente più facile preparare e motivare i ragazzi prima di una gara allo Juventus Stadium piuttosto che col Siena. Noi consapevoli del fatto che loro erano più forti abbiamo venduto cara la pelle. Fondamentale è lo spirito”. “Abbiamo visto come questo campionato lascia sempre porte aperte. Sei punti da recuperare non sono impossibili. Il Palermo in 2 settimane ha riaperto il campionato quindi tutto può succedere. La prestazione di sabato ci autorizza a crederci, ma col Siena la partita andrà giocata in maniera diversa”.
Bucchi poi dice la sua sul futuro: “La mia speranza è quella di essere riconfermato. Se hai la bravura di lavorare bene sicuramente qualcuno ti offrirà altre possibilità”. Il mister punzecchia Quintero: “non è ancora fisicamente in grado di reggere per 90 minuti. Mi aspettavo però qualcosa di più anche in fase di interdizione per dare fastidio a Pogba. Si è proposto anche poco non per merito della Juventus ma perché il giocatore non ha trovato la sua posizione. Come Weiss, Sculli e Caprari ha un valore importante in attacco, poi è chiaro che per giocare insieme c’è bisogno di sacrificio”.«L’ho visto in Sculli e Caprari. Avei voluto vederlo di più in Quintero”.