TERAMO – Niente serie B per il Teramo. Gli abruzzesi nella prossima stagione saranno costretti a giocare ancora in Lega Pro, partendo però da -6. Lo ha stabilito la Corte federale d’appello, che ha ridotto la sanzione del Tribunale federale nazionale, che aveva condannato alla retrocessione in D i teramani, per avere ‘combinatò la sfida contro il Savona.
Anche il Savona, che era coinvolto nella stessa ‘combinè con il Teramo, si è visto accogliere parzialmente il ricorso dalla Corte federale d’appello, rimettendo così piede in Lega Pro ma, come gli abruzzesi, sarà costretto a partire da -6 in classifica. Sia al Teramo che al Savona è stata inoltre inflitta un’ammenda di 30 mila euro.
La Corte presieduta da Gerardo Mastrandrea ha parzialmente accolto il ricorso del presidente del Teramo, Luciano Campitelli, riducendo la sua inibizione da quattro a tre anni; è stata, altresì, mantenuta l’ammenda di centomila euro. Prosciolto, invece, il patron del Savona, Aldo Dellepiane, che era stato inibito in primo grado per quattro anni e multato anche lui di centomila euro.
Il Calcio Catania «prende atto del parziale accoglimento del ricorso inoltrato alla Corte federale d’appello e annuncia che ricorrerà ulteriormente». «L’ampia collaborazione dell’ex presidente Antonino Pulvirenti – si legge, in una nota sul sito dei rossoazzurri – riconosciuta dalla Procura federale in entrambi i gradi di giudizio, e la certezza che nessun risultato delle partite contestato è stato alterato, inducono la Società a ritenere eccessiva la sanzione così determinata»