PESCARA – Tra le città italiane in cui si registrerà il picco del caldo c’è anche Pescara con picchi fino a 37-38 gradi, contrassegnato dal bollino rosso del ministero della Salute. Con Bologna, Frosinone, Genova, Rieti, Roma, Trieste e Verona, il capoluogo adriatico vivrà un giovedì di gran caldo peggiorato dalla tanta umidità.
Si tratta del massimo livello di rischio caldo, in una scala da 0 a 3, in cui spiccano anche 5 bollini verdi (nessun rischio): Palermo, Reggio Calabria, Messina, Bari e Cagliari.Responsabile di questa nuova ondata di calore è il progressivo rinforzo dell’anticiclone subtropicale sui settori centro-occidentali del Mediterraneo, che – sottolineano i meteorologi – determina condizioni stabili e ampiamente soleggiate sull’Italia, con correnti calde e secche che dal Nord Africa raggiungono in modo sempre più insistente la nostra Penisola, determinando un sensibile rialzo termico soprattutto al Centro-Nord.
È la seconda ondata di calore, dopo quella di giugno, a colpire l’Europa. In particolare in Francia, a un mese dalla prima “canicule” che ha infiammato soprattutto le città, l’allerta arancione è stata estesa a 80 dipartimenti (in pratica su tutto l’Hexagone, eccetto che la costa mediterranea, la Corsica e la Bretagna).
Il vademecum del ministero della Salute ricorda i sintomi e le precauzioni da prendere in caso di colpo di calore, o ipertermia. Si tratta di un disturbo provocato da un rapido aumento della temperatura corporea che si verifica in particolari condizioni climatiche: caldo molto intenso, alti tassi di umidità, mancanza di ventilazione. La presenza di tali condizioni può alterare i meccanismi deputati alla termoregolazione, con la conseguenza che il nostro organismo non riesce a disperdere il calore interno, come accade normalmente per mezzo della sudorazione e della vasodilatazione cutanea. In presenza di un colpo di calore, la temperatura interna può superare i 40°C, mentre la cute diventa calda e disidratata. È necessario intervenire tempestivamente perché i danni possono essere molto gravi e causare la morte.
Il colpo di calore può manifestarsi in ambienti all’aperto o in ambienti chiusi (spesso affollati) in cui la temperatura dell’aria elevata si accompagna generalmente anche a elevati valori di umidità relativa e scarsa ventilazione. La vittima di un colpo di calore in un primo momento può avvertire un malessere generale con sintomi piuttosto vaghi, quindi possono manifestarsi crampi, vertigini, debolezza, confusione, annebbiamento della vista, cefalea, nausea e vomito, fino ad arrivare a stati d’ansia e stati confusionali, con possibile perdita di coscienza. La temperatura corporea aumenta rapidamente (in 10-15 minuti) anche fino a 40-41° C, la pressione arteriosa diminuisce repentinamente, la pelle appare secca ed arrossata, perché cessa la sudorazione. Nei casi più gravi può seguire un danno degli organi interni (reni, polmoni, cuore, cervello) che può causare la morte.