PESCARA – E’ ancora polemica nel Pdl abruzzese dopo la presentazione delle liste per le prossime elezioni politiche. Chiodi, prima si era ribellato ad alcune candidature imposte da Roma, e poi ha attaccato il coordinatore del partito Fabrizio Cicchitto sostenendo “inaccettabile” che comandi in Abruzzo. Il parlamentare ha replicato immediatamente al Governatore: “Chiodi dice cose assolutamente demenziali. Ho espresso il mio parere su quasi tutte le liste presentate nelle varie regioni d'Italia e ciò ovviamente non ha suscitato nessuno scandalo o ritorsione”.
Contro Chiodi è sceso in campo anche il parlamentare Sabatino Aracu, già criticato dal presidente nei giorni scorsi: “Reputo assolutamente inaccettabili gli attacchi contro il Pdl e contro la mia persona fatti dal presidente Chiodi”. Intanto su Chiodi convergono anche le ire dei maggiorenti del partito a Pescara, che non esprime alcun candidato nelle posizioni che contano.
Intanto parte da Pescara la rivolta degli esclusi dalle liste elettorali del Pdl. E a guidare la protesta è il gruppo formato dal coordinatore provinciale Lorenzo Sospiri, dal presidente della Provincia Guerino Testa e dalla consigliera regionale Federica Chiavaroli. Il bersaglio, se non ci sono candidati pescaresi nelle liste del Pdl, mentre invece c’è il contestato Razzi, è soprattutto Chiodi: “La deve smettere di ragionare come fosse il presidente della provincia di Teramo”, ha detto Sospiri, che parla di ’liste indecorose”, di dimissioni presentate domenica e non ancora ritirate perché visto che mancherà un parlamentare Pdl espressione di Pescara “centro più importante della Regione”. “Ora Chiodi venga a Pescara a firmare una agenda di lavoro, un impegno con il partito pescarese, perché se è stato capace di fare una battaglia per trovare i fondi per l’alluvione nel teramano, deve essere capace di fare altrettanto per il porto di Pescara
Ma l’obiettivo principale sono gli equilibri interni al Pdl Abruzzo: “È finito un ciclo. Finita la campagna elettorale – ha concluso Sospiri – bisognerà ricomporre e rinnovare gli organi di partito e modificare gli equilibri marsico-teramani”