L’AQUILA – Scoppia la polemica all’Aquila. Questa mattina le scuole sono rimaste aperte. Di contro l’Ama, azienda mobilità aquilana che gestisce il servizio di trasporto pubblico cittadino, ha sospeso le corse a causa della neve. E giù la protesta dei genitori. In tanti non sanno come poter andare a riprendere i propri figli.
Dalle prime ore dell’alba si sono riscontrati i classici disagi legati alla circolazione: auto ferme, code traffico rallentato in tutte le principali vie di collegamento cittadine: viale Corrado IV, via XX Settembre, via della Croce Rossa, via Guglielmo Marconi e la via Mausonia. Alcuni incidenti non gravi hanno complicato ulteriormente la situazione.
Cialente in mattinata ha annunaciato la chiusura delle scuole per domani. Allo stesso tempo il sindaco si lamenta su Facebook per la mancata pulizia delle strade provinciali. “Per questa mattina ormai è andata – dice il sindaco – anche se mi hanno chiamato i presidi chiedendomi di intervenire perché molti ragazzi sono arrivati in ritardo, ho parlato con Roma e domani saremo chiusi”. Poi anche il primo cittadino, come già il suo assessore Alfredo Moroni, si scaglia contro la risposta insufficiente della Provincia dell’Aquila: “Noi abbiamo mandato 11 mezzi ma non possiamo fare il loro lavoro, non sono usciti per niente, è una follia”, sbotta. I disagi comunque hanno riguardato anche strade importanti cittadine, “io ci sono passato, abbiamo passato il sale, si circola piano perché la neve continua a cadere, ma si cammina”, assicura il sindaco. Tra le frazioni isolate, “Roio, Arischia e Collebrincioni, cercheremo di fare qualcosa ma è assurdo, l’unico compito che ha la Provincia è la viabilità e non se ne occupa”, conclude.
Dicevamo, anche Moroni dice la sua: “Il Comune dell’Aquila ha attivato immediatamente gli interventi previsti per il piano neve. Dalle quattro della scorsa notte sono stati messi in circolazione 8 mezzi e 3 sono in partenza essendo la situazione meteo in peggioramento”. “Purtroppo – scrive ancora – la Provincia non ha assicurato gli interventi nelle strade di sua competenza e dunque molte zone esterne sono in difficoltà perché il Comune può operare in una logica d’integrazione ma non di sostituzione. Assergi, Arischia e Collebrincioni rappresentanpo le situazioni piu complesse e si è data ovviamente priorità anche alle scuole”. “Si registrano intasamenti – conclude – per esempio nella zona alta di San Francesco, a causa di mezzi non muniti di gomme termiche che ricordiamo essere obbligatorie. Invitiamo alla prudenza”.
E la Provincia corre ai ripari: “Sono 60 i mezzi spazzaneve della Provincia, interni ed esterni, in azione da questa mattina su tutto il territorio ”secondo Del Corvo. Il presidente precisa che le convenzioni con le ditte esterne sono state stipulate oggi stesso e che l’amministrazione è riuscita a reperire solo ieri circa due milioni per il piano neve, predisposti in extremis con una delibera di Giunta che verrà ratificata giovedì prossimo in Consiglio. Un piano neve “last minute” quindi, nonostante si sapesse da giorni che sarebbe stata emergenza neve. Del Corvo, comunque aveva messo le mani avanti proprio qualche giorno fa, dicendo di non avere pronto un piano neve a causa dei tagli governativi sui bilanci delle Province. Del Corvo poi risponde piccato alle affermazioni di Moroni: “Ringraziamo tanto Moroni per la collaborazione e lo invitiamo ad attrezzarsi meglio per i prossimi anni, visto che le Province saranno eliminate e non ci sarà più nessuno a dargli una mano”.
Nel pomeriggio , poi Cialente torna sull’argomento “scuole aperte” di questa mattina. Lo fa con una nota su facebook: “Perché non sono state chiuse le scuole? Ma se si sospendono le lezioni, ciò fa fatto almeno la sera prima, cercando di avvertire le famiglie che devono organizzarsi (es. genitori che lavorano, turnisti ecc.). Questa mattina alle 6 vi erano tre cm di neve, misurati da me, ed i mezzi del comune avevano già sparso il sale dalle 4. Le strade erano agibili e pulite sicuramente sino alle 7,50, quando abbiamo accompagnato nostro figlio a Colle Sapone. La nevicata è iniziata intorno alle 8, con intensità non segnalata in precedenza da bollettini (si possono chiudere le scuole, mettendo in crisi centinaia di famiglie per tre cm di neve alle sette di mattina?). Era impensabile chiudere a quell’ora. Alle 9,15 mi ha chiamato il Preside Mancini, del Liceo classico segnalandomi che non arrivavano i ragazzi dei comuni vicini, per un problema delle strade provinciali, o he portavano ritardi anche importanti. In effetti poi i mezzi della Provincia, dopo la telefonata del Prefetto, sono partiti alle 11,30. Questa è la ricostruzione. Chiaro, se avessi la sfera di cristallo, potrei chiudere la sera prima, ma vi ricordate le polemiche quando in passato abbiamo chiuso le scuole e poi il giorno successivo c’era sole? La verità è che occorre attrezzarsi , poiché può capitare che una nevicata inizi in piena giornata, o quando la città e la comunità si mettono in moto” conclude Cialente.