SILVI – I residenti non ce la fanno più. Oggi l’ultimo, in ordine di tempo, gesto per provare a cambiare qualcosa. Un gruppo di cittadini di Silvi per alcuni minuti hanno provato a bloccare il traffico sulla statale 16. Sale quindi il livello di esasperazione per la viabilità in tilt e dalle migliaia di Tir che ogni giorno percorrono l’Adriatica dopo l’interdizione ai mezzi pesanti del tratto dell’autostrada A14 tra i caselli di Pescara Nord e Pineto, su disposizione del gip di Avellino. La protesta è poi rientrata, anche grazie alla presenza del sindaco, Andrea Scordella, che ha fatto ragionare i concittadini.
In ogni caso la manifestazione è stata più che altro simbolica: in quegli istanti, vista l’ora di punta, la viabilità era già paralizzata, complice anche un piccolo incidente dovuto agli incolonnamenti. Sulla Ss16, tra Città Sant’Angelo, Silvi e Pineto si procede a passo d’uomo. Si contano anche i primi danni dovuti al passaggio dei Tir: ieri hanno ceduto le condotte dell’acqua nel tratto che urbano di Silvi, imponendo un senso unico alternato che ha ulteriormente mandato in tilt la viabilità.
I tecnici di Autostrade per l’Italia sono al lavoro nella zona del viadotto del Cerrano dell’autostrada A14, tra i caselli di Pescara Nord e Atri Pineto – interdetto ai mezzi pesanti su disposizione del gip di Avellino – e sono impegnati in attività finalizzate a installare ulteriori strumenti di misurazione del terreno sottostante all’infrastruttura. Lo apprende l’Ansa da fonti vicine ad Aspi. Tali strumenti si aggiungono ai sensori già attivi nell’area e sul viadotto. Come emerso nel confronto tecnico con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dei giorni scorsi, si tratta di una delle indicazioni per l’eventuale riapertura del ‘Cerrano’ ai mezzi pesanti. Riapertura a cui lo stesso Mit aveva dato parere favorevole, ma che dovrà comunque essere autorizzata dall’autorità giudiziaria.
“Sollevare con atto immediato l’amministrazione comunale di Silvi, facendo sì che Anas riassuma la titolarità pro tempore” sulla strada statale 16, “almeno per tutto il periodo, speriamo breve, in cui questa anomala situazione dovesse protrarsi”. Lo chiede il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, in una lettera inviata all’amministratore delegato di Anas, e per conoscenza anche al ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, per denunciare il disagio legato al traffico di cui sono vittime i residenti dei comuni abruzzesi invasi dai Tir dopo l’interdizione del tratto dell’autostrada A14 compreso tra i caselli di Pescara Nord e Pineto su disposizione del gip di Avellino.
“Con la chiusura ai mezzi pesanti del viadotto del Cerrano – scrive Marsilio – il relativo carico di traffico è stato ‘dirottato’ sulla SS16 Adriatica, che attraversa diversi centri abitati, incidendo significativamente sul manto stradale della stessa nei tratti urbani. La situazione più drammatica e francamente insostenibile si registra nel Comune di Silvi dove, a causa dello stress da mezzi pesanti, circa 5mila Tir nelle 24 ore, nella sola giornata di ieri si sono registrate quattro rotture delle tubature dell’acqua a distanza di poche ore”. Marsilio denuncia la “sempre più preoccupante esposizione dei residenti all’aumento esponenziale dell’inquinamento ambientale da polveri sottili dovuta agli incolonnamenti delle automobili, si sta aggiungendo il collasso delle strade e con esse delle condutture idriche, dei tombini e dei pozzetti. Si tratta di danni assai ingenti, inerenti alla manutenzione ‘straordinaria’ di una strada comunale che è indubbiamente tornata a svolgere una funzione di strada statale, cui paradossalmente il Comune di Silvi è chiamato a fare fronte, impegnando somme importanti”. Da qui la richiesta all’amministratore delegato di Anas di “sollevare con atto immediato l’amministrazione comunale di Silvi, già sottoposta ai disagi richiamati, da tali oneri, facendo sì che Anas riassuma la titolarità pro tempore sulla strada in oggetto”.